A breve avremo la possibilità di incontrare di nuovo Steve Jobs, una delle più brillanti menti dell’high-tech. La scomparsa dell’intuitivo imprenditore ha anticipato al 24 ottobre l’uscita della biografia ufficiale prevista per novembre, notizia che ha confortato i fan addolorati e speranzosi di ritrovare tra le pagine di un libro l’uomo stimato e il genio indiscusso.
L’autore dell’atteso testo è Walter Isaacson, scrittore e membro del comitato esecutivo dell’Aspen Institute con un passato di presidente della CNN e direttore generale del Time.
Jobs ha cercato in Isaacson un eccellente tramite per raccontare al mondo luci ed ombre della propria vita mostrandoci le pieghe nascoste della sua ingegnosa anima informatica, sollecitando a tal fine anche i commenti e le riflessioni di familiari, amici e avversari.
Fondatore della famigerata Apple insieme all’amico Woz (Steve Wozniak), Jobs ci ha regalato con il suo Mac (Macintosh) il primo p.c. del popolo con interfaccia grafica e mouse di serie e ha continuato a stupirci con i gioielli tecnologici (iPode, iPhone e iPad) che oggi tutti utilizziamo.
Dal garage adibito a studio nella casa dei genitori adottivi passò velocemente all’azienda plurimiliardaria di Cupertino, la città californiana della Silicon Valley, sede principale della Apple e regale bacino dell’elettronica. Di lui rammentiamo la prestigiosa ascesa e il successivo affronto del licenziamento per mano di chi, in tempi non sospetti, era stato fiduciosamente chiamato a dirigere la nascente azienda. L’estro e l’entusiasmo ritrovati, grazie al sentimento di rivincita e riscoperta di emozioni dimenticate e la finale rinascita sfociata nella creazione della NeXT, seguita dalla Pixar con la produzione del primo film d’animazione digitale ( Toy Story).
Gli aspetti intimi della sua vita privata, l’infanzia e il felice matrimonio, la voglia di non arrendersi mai, neanche di fronte alla malattia.
Simon & Schuster è la casa editrice della biografia, la cui trasposizione in pellicola cinematografica con probabile produzione Sony Pictures, è in embrione.
Ci piace ricordare Steve Jobs nel suo castano sguardo ammiccante lanciato al mondo da una foto che lo ritrae giovane e con il frutto proibito nella mano sinistra, la rossa e lucida mela simbolo della sua genialità. L’acuto mago della comunicazione telematica ci lascia con l’eco delle sue parole, pronunciate in occasione dello storico discorso del 2005 ai neo laureati dell’Università di Stanford: “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.
Il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro”.
“Stay Hungry. Stay Foolish”. Siate affamati, siate folli.
Facciamone tesoro.
Roberta Paoletti @Fallo Sapere
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