Si calcola che circa il 12% della popolazione mondiale soffra di mal di testa o emicrania e la maggior parte è di sesso femminile. Ecco perchè molte donne hanno la classica pastiglia del mal di testa in borsetta, gli ormoni femminili hanno un ruolo importante nel meccanismo di comparsa dei dolori.
Ci sono diversi studi che però indicano come solo la metà dei soggetti sono liberi dal dolore entro due ore dall’assunzione del farmaco, senza contare le controindicazioni e gli effetti collaterali che esso contiene.
Ma ci sono erbe che, insieme ad alcuni accorgimenti sullo stile di vita, presi preventivamente aiutano o risolvono definitivamente il problema. Le essenze più indicate sono il Partenio, l’Agnocasto, il Salice ed il Magnesio, tutti contenuti nelle negli opercoli vegetali Natural ACT Testa, realizzati nei laboratori Sangalli.
Ma diamogli un’occhiata nello specifico:
- Partenio
Ha proprietà febbrifughe ed emmenagoghe, già conosciute nel XVII secolo e c’era chi a quei tempi gli riconosceva una buona efficacia “per tutti i dolori del capo” (J. Parkinson). Solo alla fine degli anni Settanta, grazie alla curiosità di un medico inglese, venne attuata la prima sperimentazione clinica presso la City of London Migraine Clinic, con la quale si ottennero risultati incoraggianti. Successive sperimentazioni, confermarono la positività dei risultati. - Salice La pianta è conosciuta per le proprietà antipiretiche, antireumatiche ed antispasmodiche. È a partire dalla corteccia di Salice che si scoprì nel 1838 l’acido salicilico per ossidazione della salicina. La salicina, in effetti, agisce nell’organismo umano come un prefarmaco: dopo la somministrazione è idrolizzata, a livello intestinale, in glucosio e saligemina che, una volta nel circolo ematico, viene metabolizzata in acido salicilico. Le proprietà antinfiammatorie della pianta sono quindi giustificate ampiamente dall’acido salicilico il quale risulta un inibitore della sintesi delle prostaglandine per inattivazione della ciclossigenasi. Oltre alle proprietà analgesiche e antipiretiche si segnala, come per il Partenio, l’azione inibente sull’aggregazione piastrinica. - Agnocasto La pianta è tradizionalmente riconosciuta come rimedio per il controllo e la regolazione del sistema ovulatorio femminile e utilizzato nei casi di amenorrea e dismenorrea. Riduce le vampate di calore connesse alla riduzione di produzione del progesterone in menopausa. Sono diversi gli studi a supporto scientifico dell’efficacia dell’Agnocasto sui sintomi della sindrome premestruale, sull’attività benefica sulle anomalie del ciclo mestruale e più in generale sulla sua attività farmacologica. Uno studio pubblicato sul British Medica Journal nel 2001 ha trattato con Agnocasto 170 donne con sindrome premestruale, per tre mesi ed i risultati sono stati:- irritabilità -59%
- aggressività -63%
- dolore al seno -98%
- mal di testa -202%
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