Il giudizio di Marco Goi
Summary:
Storia d’inverno, una colonna sonora da favola firmata da Hans Zimmer
Storia d’inverno sarebbe stato il film di Natale ideale. Avendo perso quel treno, arriva ora giusto in tempo per la settimana di San Valentino. Si tratta infatti di una favola romantica, potremmo dire anche sdolcinata e strappalacrime, pronta a far sciogliere il cuore al pubblico più sensibile. Anche la colonna sonora di Storia d’inverno procede nella stessa direzione. A firmare le musiche originali, un po’ ruffianotte ma alla fine decisamente accattivante ed efficaci, è un nome importante del settore. Hans Zimmer vi dice niente?
Ok, se magari non masticate cinema e colonne sonore tutti i giorni probabilmente no, in fondo non stiamo parlando di un divo come George Clooney o Leonardo DiCaprio. Nel suo campo, Hans Zimmer comunque può essere considerato una superstar al pari dei nomi appena citati. Chi frequenta lo spazio dedicato alle colonne sonore su Oggialcinema ormai lo conosce bene, ma a tutti gli altri ricordiamo che si tratta dell’autore delle colonne sonore di celebri pellicole come Inception, The Ring, Il re leone, Il gladiatore e La maledizione della prima luna, soltanto per citarne alcune.
Come già capitato in passato con Batman Begins e Il cavaliere oscuro, pure nel caso di Storia d’inverno l’affermato compositore tedesco ha realizzato uno score musicale a quattro mani. Questa volta ad aiutarlo non è stato il “solito” James Newton Howard, come nel caso delle due pellicole firmate da Christopher Nolan, bensì Rupert Gregson-Williams, autore meno celebre ma che negli ultimi tempi si è segnalato soprattutto per le soundtrack dei film interpretati da Adam Sandler, da Cambia la tua vita con un click fino a Racconti incantati.
Jessica Brown Findlay e Colin Farrell ballano in una scena di Storia d’inverno
Hans Zimmer, con il contributo di Gregson-Williams, per la soundtrack di Storia d’inverno ci regala i brani più interessanti quando si cimenta con atmosfere sognanti e favolistiche, quasi alla Once Upon a Time, come nell’affascinante pezzo d’apertura “Look Closely”. Più di routine sono invece i pezzi “avventurosi”, dedicati alle parti più movimentate di Storia d’inverno, in cui Zimmer fa valere tutto il suo mestiere ma non riesce a lasciare davvero il segno. Manca il colpo da maestro riuscitogli di recente con il toccante tema sonoro composto per 12 anni schiavo, che gli è valso una nuova nomination agli Oscar, però tutto sommato ci troviamo di fronte a un’altra soundtrack realizzata con classe. E chissà che il suo nuovo collaboratore, l’inglese Rupert Gregson-Williams, col tempo non riesca a diventare il degno erede del compositore tedesco.
Menzione d’onore infine per i due brani pop della colonna sonora di Storia d’inverno: l’emozionante “Wings” della giovane cantante inglese Birdy, usata in maniera impeccabile come trascinante accompagnamento del trailer, e “Miracle”, brano composto per il film dall’indiano A.R. Rahman, noto per The Millionaire, e dalla cantante scozzese KT Tunstall, quella della hit del 2005 “Black Horse and the Cherry Tree”.
La tracklist di Storia d’inverno
1. Look Closely
2. It’s The Ripples That Give The Work Meaning
3. Rise Up
4. Hello You Beauty
5. What’s The Best Thing You’ve Ever Stolen
6. I Love Blood On The Snow
7. Princess Bed
8. Can You Hear Your Heart
9. This Isn’t Right
10. You Don’t Quit Me, Boy
11. Light As A Feather
12. She Was Like A Bright Light
13. The Girl With The Red Hair
14. Becoming Stars
15. Miracle – KT Tunstall
di Marco Goi per Oggialcinema.net