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Storia di un amore…pane senza impasto e … senza forno…

Da Katia
Technorati Tag: lievitati

pane senza impasto1

Con questo impasto è stato amore a prima vista, un colpo di fulmine, per intenderci *-* !! Ci siamo  conosciuti qui , io lo ho ben guardato negli occhi e … da allora non ci siamo più lasciati!! Ho iniziato facendoci pizze e focacce per poi passare al pane. Non posso altro che dire che ha solo pregi:

  1. non serve avere robot da cucina o impastatrici ultra-costose
  2. come direbbe una cara signora che purtroppo non c’è più *lo prepari e lo lasci* , che sembra una scemenza ma il prepararlo la sera prima è veramente ultra-comodo
  3. pratico e veloce da fare
  4. fa contenti tutti in famiglia, grandi e piccini
  5. per questa versione non serve nemmeno il forno per cuocerlo

Ah, dimenticavo!! Un difetto ce l’ha:

FINISCE SUBBITO!! sì proprio come quella mozzarella! Io per congelarne un po’ lo devo fare di nascosto, ci credete??

Ora veniamo al sodo, chiacchierando (si fa sempre per dire, ma un giorno forse ci conosceremo e riusciremo a chiacchierare per davvero, vero Manu??) con Manu, alias Fiordivanilla relativamente al suo pane senza impasto con olive e peperone, e su quanto ci piacesse questo non-impasto, su come farlo cuocere, cioè in quale tipo di recipiente e di quale materiale, mi è venuta una, come dico io, insana idea da mente malata quale so di essere. Lamentandomi nel non avere un tegame di ghisa adatto per cuocere il pane, Manuela mi consigliò, dovendo scegliere tra l’acciaio e altri materiali, l’alluminio, e lì mi si accese la lampadina!!

ALLUMINIOOOOO, ma se provassi a cuocere il pane sul fornello nella mia teglia magica con cui avevo già fatto questa e che uso spessissimo in estate per non surriscaldare la già torrida estate piacentina??

E così dopo aver rimandato per altri pressanti impegni l’esperimento finalmente ce l’ho fatta! E sapete?? E’ PURE RIUSCITO BENISSIMO!! Proprio come piace a noi: una bella crosticina fuori e morbidissimo dentro!!

L’unica cosa che forse non è il massimo è la forma, purtroppo il mio fornetto esiste solo a forma di ciambella, però vi garantisco che il risultato è fantastico!!

La ricetta è semplicemente quella che si trova in rete, che io per aiutare la mia memoria a ricordare ho semplificato come fa il buon Bonci.

collage pane senza impasto

La ricetta

1 kg di farina (io ho usato un misto di kamut e farro bianchi, ma la 0 di frumentova benissimo) 

7 gr di lievito di birra o lievito secco (per la pm io sono un po' negata, ne ho una che sta agonizzando in frigo da un po’, dovrò decidermi a farle il funerale prima o poi)

due cucchiai di olio

800 ml di acqua a temperatura ambiente

un cucchiaino di miele o malto

tre cucchiaini di sale fino

Procedimento:

direi che non si può dire che ci sia un procedimento vero e proprio, basta mettere la farina in un recipiente capiente e aggiungere il sale,il miele, l’olio (il lievito secco se si usa al posto di quello di birra fresco va messo prima di aggiungerel’acqua) e  dare una mescolata con un cucchiaio o con le mani; sciogliere il lievito di birra nell’acqua e aggiungerlo alla farina mescolando con le mani come si vede bene in questo video qui (non per niente quello nel video è il maestro del very, very quick bread, cioè del pane senza impasto!) bastano veramente pochi gesti ed è impastato o meglio, non-impastato!

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Io ricopro il contenitore con la pellicola e lo metto in frigorifero per 18/24 ore ma ho provato anche fino a 48 (forse Manu lo ha lasciato anche per 72h, se non ricordo male, e il risultato forse è anche più buono… insomma potete anche dimenticarvelo che lui non si offende!)

Quando lo tiro fuori dal frigo faccio così gli do un paio di pieghe del secondo tipo e lo lascio riposare ancora un’oretta così che il glutine si ridepositi.

Passata questa oretta scaldo il fornetto, precedentemente oliato,  sul fuoco per 5 o 6 minuti  (non si può essere certi di quali siano le temperature che raggiunge bisogna andare un pochino a occhio) e poi metto dentro il non-impasto (si farà un pochino fatica le prime volte a gestirlo, ma poi ci si fa la mano). Ho rimesso il fornetto sul fuoco e ho tenuto sotto controllo il mio pane come fosse un bimbo appena nato, sbirciando dalle fessure del coperchio cercando di aprire il meno possibile per non far fuoriuscire il calore.

Dopo circa un’ora (dimenticavo io ho cotto metà impasto alla volta, dunque ho fatto due infornate) il pane era perfettamente dorato e cotto, con tutti i suoi buchini al posto giusto e dopo circa 10 minuti da quando lo ho *sfornato* metà del mio lavoro era già sparita nelle bocche fameliche dei mostri!!

Quanta soddisfazione mi dà sperimentare in cucina e il merito è anche di questo blog e delle persone che ho *conosciuto* che allargano i miei orizzonti!!


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