Parlare di Alta Moda in tempi come questi non è facile, le polemiche che i defilè scatenano di stagione in stagione sono tante. Ma il diritto al sogno esiste ancora, come il desiderio di bellezza. Da vivere e gestire con intelligenza.
L’alta moda, così come la conosciamo oggi, nasce a Parigi agli inizi del 900.
Il capostipite dei creatori di moda è stato l’inglese Charles Frederick Worth, che arrivato a Parigi quando era ancora ventenne alla fine dell’800, apre una sartoria in Rue de la Paix e inizia a firmare e a presentare le sue creazioni una volta all’anno e a vestire attrici-mito come Eleonora Duse e Sarah Bernhardt. La vera consacrazione dell’alta moda avviene però nei primi anni del 900 in occasione dell’Esposizione Internazionale al Papillon d’Elegance dove le vecchie sartorie trasformatesi in “maisons” (case di moda), presentarono per la prima volta le loro creazioni a un pubblico internazionale. L'alta moda italiana è invece nata a Firenze, con la sfilata organizzata il 12 febbraio 1951 dal pioniere della moda italiana Giovanni Battista Giorgini, presso Villa Torrigiani, replicata poi alla Sala Bianca di Palazzo Pitti alla presenza di numerosi compratori internazionali, che scoprirono che l'eleganza del made in Italy poteva vantare prezzi molto più competitivi della moda parigina.
L'Alta Moda italiana diventa un cult internazionale quando le sorelle Fontana balzano alla ribalta grazie al vestito da sposa realizzato per Linda Christian in occasione del matrimonio con Tyrone Power. Il cinema da quel momento porta molto lavoro alle sorelle Fontana ma anche ai nuovi stilisti nascenti quali Schubert, Valentino, Roberto Cappucci, Iole Veneziani, Biki, Germana Marucelli.
CAPUCCI 1958
I tempi sono cambiati, l'allure e il glamour di quegli anni hanno lasciato il posto ad un'eleganza fatta di ricerca dei materiali, estro e voglia di stupire, ma sempre con l'occhio alla femminilità, della quale l'Alta Moda non potrebbe fare a meno.Le immagini delle ultime sfilate lo testimoniano
A Parigi, Chanel trasforma il Grand Palais in un bosco incantato e gotico,abitato da fate segnate da misteriosi occhi neri di piume; Armani si ispira al sud del mondo, fra India Marocco e Turchia, e dona alle sue donne un talismano, un piccolo scettro prezioso come un gioiello che diventa decoro, infilato nella cintura o nel nodo di un drappeggio di un abito, sotto una spallina, nella scollatura o come bottone sulla chiusura di una giacca; Valentino si rifà all’immaginario onirico del giardino incantato, con tanto di fiori, labirinti e cancelli.
CHANEL
ARMANI PRIVE'
VALENTINO
Nonostante la crisi, anche l'Alta Moda a Roma ha voglia di guardare avanti e di ritagliarsi uno spazio di ottimismo tra tutte le notizie negative che ogni giorno arrivano dalla politica e dai mercati. Al bando il lusso sfrenato, la parola d'ordine è tornare alla grande artigianalità dei drappeggi, delle pieghe, dei tessuti esclusivi, alla alta sartorialità. Un'ispirazione che la maison romana Sarli fa propria con una collezione che mixa suggestioni che escono dalle favole ad altre che arrivano dai colori e dalla tradizione della Sicilia; tridimensionalità e stampe grafiche per Gattinoni; botticelliana eleganza per Raffaella Curiel
FAUSTO SARLI
GATTINONI
RAFFAELLA CURIEL
"La bellezza salverà il mondo"? Allora cerchiamola sempre, anche in luoghi dove arrivare solo con la fantasia...Pronte?
Alla prossima settimana, kiss!
Mary Flairdream