Rassicurante questo articolo segnalato da La Stampa che ieri mi spiegava perché, in condizioni di stress, io senta il bisogno di cibi consolatori, come il gelato e come il cioccolato. Sembra capiti anche ai topi, di strafogarsi, se messi a confronto con un elemento che provoca stress, per esempio un “topo maschio dominante dal comportamento bullesco”. Chissà cosa fa un topo maschio bullo e dominante. Ruberà le merendine agli altri topi? Alzerà la coda alle topoline e poi le inviterà a feste in villa? Entrerà in riunione nella tana, picchiando le zampe sul tavolo e dicendo “qui nella fogna comando io”?
Oltre a scoprire che pure i topi hanno i propri problemi sociali, sempre ieri ho avuto il via libera anche ad abusare di cannella, dato che sembra contrasti e prevenga le forme di demenza e l’Alzheimer. Propongo un incontro al vertice una volta al giorno, per preservare la salute: gelato al cioccolato con scagliette di cannella sopra. Il primo ricercatore che mi giustifica un possibile utilizzo terapeutico per le lasagne avrà il mio 5 per mille a vita.
E’ simpatica la parola Ghrelina. Dall’inglese all’italiano per direttissima le abbiamo lasciato anche la h, sai mai che le serva. Meno simpatico il suo funzionamento: “La produzione di ghrelina aumenta fortemente in condizioni di stress.”
Chissà da che livello di soglia si parte a misurarne i picchi: in periodi di superlavoro in ufficio o in catalessi sotto una palma, insieme a femmine pacifiche o a maschi dominanti, che io ricordi non mi è mai successo di dire di no né al cioccolato, né al gelato. Mi sa che ho la ghrelina iperattiva.