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Stremata dallo Strega

Creato il 02 luglio 2010 da Elenatorresani

Stremata dallo StregaArrivo stremata alla chiusura dello Strega.
Stremata dalle battaglie del web e dalle diatribe da caffè letterario espropriato dell’umanità di ritrovarsi faccia a faccia davanti a un buon bicchiere di vino.
La ferocia dei dibattiti in rete spoglia la filosofia e sfodera la sciabola, andando ben al di là degli apprezzamenti e delle detrazioni e disossando scrittori e casi letterari come se fossero prede da mattatoio.
Insomma, uno di quei momenti in cui benedico di scrivere cose che non si fila nessuno, evitando di finire triturata sotto la schiacciasassi degli urlatori e scomparire in una coltre di Kleenex.
Pare nascondersi qualcosa dietro l’accanimento di certe parole, e se il critico è intrinsecamente un bastonatore, quando il randello è una mazza chiodata allora forse siamo più nello squadrismo dell’ego che nel dibattito produttivo.
Se è vero che il nostro mercato editoriale ha sicuramente bisogno di essere raddrizzato (anche se io, rasentando la blasfemia, trovo bruttini anche alcuni libri di autori intoccabili del passato come Thomas Mann e Dostoevskij), è altrettanto vero che siamo un paese di pessimi lettori, critici incazzati e astuti imprenditori.
Però le molotov no, quelle non mi piacciono, né gratuite né meritate.
Soprattutto quando dietro si nasconde il bisogno palese di uscire dal coro giusto per guadagnare audience o per costruirsi una credibilità snob.
Il disamore nei confronti dei libri è già sufficientemente alto, nel nostro paese, senza queste arene isteriche dove, oltre a lasciarci le mutande, si rischia anche di perdere la faccia.


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