Strudel bollito alla carsolina.

Da Marisa

Ingredienti: per 8 persone

    pasta all'uovo fresca, stesa, surgelata g 350
    biscotti secchi g 80
    3 amaretti
    albicocche secche g 80
    burro g 80
    nocciole g 80
    uvetta g 80
    pinoli g 40
    zucchero
    cannella

    La pasta fresca per questo dolce è del tipo che serve per tagliatelle o ravioli. La crema carsolina è una preparazione di pasticceria o di cucina e fa parte dei dolci tipici della provincia di Trieste. È composta da latte fresco, tuorlo di uova, zucchero, farina di frumento, limone, vaniglia, zucchero velo, grassi vegetali, zabaione (vino bianco, uova, tuorlo d’uovo, zucchero).

Preparazione: 45’

  • Stendete la pasta, scongelata, su un tovagliolo bianco, pulito.
  • Distribuitevi sopra i biscotti e gli amaretti sbriciolati, le albicocche a pezzetti, l'uvetta sciacquata, i pinoli e le nocciole tritate.
  • Cospargete tutto con g 40 di zucchero e un po' di cannella.
  • Avvolgete lo strudel ben stretto nel tovagliolo; legatelo alle estremità e al centro con spago bianco.
  • Lessatelo in acqua in ebollizione per 30'.
  • Slegatelo, affettatelo e servitelo cosparso con il burro soffritto, zucchero e cannella.

Quanto nutre una porzione: 367 calorie

Vino consigliato: Moscato d’Asti.

Il vino da dessert per antonomasia, frutto di quelle uve che arrivarono in zona nella notte dei tempi, con tutta probabilità prima della dominazione romana che risale al 173 a.C. Un vino aromatico di grande storia e tradizione, bevanda tra le più piacevoli e solleticante non solo in abbinamento ai dolci, ma in tutte le ore del giorno.

Zona di produzione e storia.

La zona di produzione del vino "Asti spumante" e "Moscato d'Asti" è compresa nei territori di 52 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria.

Prodotto quasi esclusivamente da aziende di dimensioni medio piccole o da cantine cooperative che trasformano solamente le uve dei propri vigneti, il Moscato d'Asti ha raggiunto livelli qualitativi straordinari grazie alla diffusione della moderna tecnologia enologica, in particolare quella del freddo, che ha consentito di mantenere nel vino gli aromi ed i sapori del frutto e, nello stesso tempo, di stabilizzare il prodotto permettendone la conservazione ed il trasporto.

Storia, tradizione, dedizione imprenditorialità geniale, applicazione e ricerca continua lo mantengono prezioso esaltandone le peculiari caratteristiche.

La denominazione di origine controllata e garantita "Asti" (unico disciplinare) è riservata a due vini:
a) il vino spumante ("Asti" o "Asti spumante");
b) il vino bianco non spumante ("Moscato d'Asti").
Il Consorzio dell'Asti tutela anche il Moscato d'Asti che, pertanto, è sottoposto agli stessi controlli da sempre messi in atto sull'Asti Spumante. Con la D.O.C.G., inoltre, molte aziende vitivinicole dirette produttrici si sono iscritte al Consorzio che ha costituito al suo interno suo interno il Consiglio del Moscato d'Asti al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e per far crescere il livello qualitativo e valorizzare l'immagine, peraltro già alta, del prodotto.

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