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Studenti e senzatetto tra garanzie e solidarieta'

Creato il 08 gennaio 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
STUDENTI E SENZATETTO TRA GARANZIE E SOLIDARIETA'Cos'hanno in comune un diligente studente universitario ed uno scanzonato clochard ? A Como gli spazi. Dopo l'occupazione della biblioteca comunale, il legame tra studenti e senzatetto si fa più stretto con la tenda dormitorio allestita dalla Croce Rossa in prossimità della sede universitaria di Sant'Abbondio. Premessa d'obbligo: un letto caldo, tanto più in notti fredde come queste, non si nega a nessuno. Meno abbienti e volontari hanno la piena solidarietà ed il convinto sostegno dell'intera comunità, studenti compresi, ma il sano spirito di partecipazione emotiva agli stenti dei senzatetto non cancella  le incognite. Tra buonismo esasperato e facili catastrofismi prevalga il realismo: il rischio di disagi per gli studenti esiste e la solidarietà  deve compiersi nel rispetto del diritto ad un ambiente di studio sereno, pulito e sicuro. Nessuna polemica al grido "che schifo gli straccioni", nessuna  discriminazione ma la giusta e condivisa richiesta di garanzie. E' vero che il dormitorio riguarderà marginalmente gli orari di frequenza universitaria e  che la presenza continuativa sul luogo della Croce Rossa è confortante ma i rischi della convivenza rimangono. I volontari non sono infatti vigilantes e nessuno può escludere che l'area circostante sia abitualmente frequentata dai senzatetto anche fuori dagli orari notturni. Considerazioni  che aiutano a definire l'impegno richiesto, nella circostanza, all'autorità pubblica che non deve limitarsi a riparare i senzatetto dalle rigide temperature invernali ma deve anche assicurare agli studenti la tempestiva ed efficace rimozione dei disagi prodotti dall'inusuale convivenza. In ragione di una simile e pubblica assunzione di responsabilità, non esistono motivi perchè gli studenti non dovrebbero accollarsi serenamente parte di un disagio sociale. Piuttosto, sarebbe giusto domandarsi se la società sarà, in futuro, altrettanto pronta ad accollarsi i disagi degli studenti. Ma questa è tutta un'altra storia.
Luca Parravicini

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