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Studenti “invadono” Palazzo Reale

Creato il 12 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

MILANO – In occasione della mostra dedicata a Van Gogh a Palazzo Reale, un gruppo formato da una decina di studenti, tutti facenti parte del Coordinamento Collettivo Studenti, ha letteralmente invaso le sale dell’esposizione, causando qualche lieve disagio ai visitatori. I ragazzi hanno superato l’opposizione dei custodi sulle scalinate e sono entrati, senza pagare, nelle due sale della mostra; una volta sul posto hanno srotolato uno striscione e mostrato alcuni cartelli recitanti “Investire nella cultura = unico antidoto a crisi ignoranza e razzismo”, scandendo ripetutamente lo slogan “cultura libera”.

Dopo una breve trattativa e l’intervento dei vigili del fuoco, agli studenti è stato concesso l’accesso alla mostra (il cui ingresso era stato bloccato per circa mezz’ora) a cui hanno assistito in perfetto silenzio, insieme ai “regolari” visitatori.
Sebbene i modi in cui si è svolta questa protesta possano apparire (a qualcuno) un po’ troppo sopra le righe, è comunque condivisibile la richiesta di una cultura accessibile a tutti, magari non riducendo a 0 i costi, ma abbassando drasticamente i prezzi, così come avviene già in molti paesi esteri. Deve far riflettere soprattutto il fatto che siano stati i più giovani ad alzare tanto la voce, toccando questa volta un argomento che si distacca un po’ dalle tematiche scolastiche.

Troppo spesso i cortei e le proteste studentesche sono associate ad un’occasione come un’altra per saltare le lezioni e concedersi una mattinata di libertà, con gran parte dei partecipanti che a malapena è a conoscenza del motivo per il quale si protesta. Ne consegue che questo tipo di manifestazioni non vengono mai prese troppo sul serio e raramente ottengono dei risultati concreti. Rispetto agli storici movimenti (basti pensare a quelli del ’68), quelli odierni si trasformano spesso in un’opportunità per futili lanci di fumogeni, sventolamenti di simboli e volti appartenenti a classi politiche ormai scomparse e cori e slogan appartenenti ai più classici luoghi comuni sugli attivisti di estrema sinistra. Insomma, un gruppo di ultras in curva non saprebbe fare di meglio.
Al contrario, la protesta avvenuta a Palazzo Reale va lodata non solo per il suo distaccamento (almeno in quest’occasione) da una parte politica, ma anche per l’oggettiva giustezza della causa ed i pochissimi disordini causati.Se le manifestazioni studentesche vogliono assumere maggior credibilità è questo l’esempio da seguire: niente violenza, niente insulti e nessun danno alle strutture.

di Maurizio Maiocchi

Tags:collettivo,corteo,gogh,manifestazione,milano,mostra,palazzo,protesta,reale,studenti,van,vangogh Next post

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