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Stuprata e costretta a tifare per il proprio violentatore

Creato il 05 maggio 2011 da Strippi
Stuprata e costretta a tifare per il proprio violentatore
Questa è una triste storia
Siamo Silsbee, cittadina dello stato americano del Texas; S.A è una ragazzina come tante, incarna lo stereotipo della sedicenne statunitense da telefilm, è carina ed è la capo cheerleader della sua scuola, la Silsbee High School.
Una sera, ad un party, si verifica un evento che le cambia la vita; Rakheem Bolton e due amici la trascinano con la forza in una stanza e la violentano.
La ragazza è coraggiosa e sporge denuncia contro il suo assalitore ma solo tre mesi dopo arriva l'insopportabile beffa.
Il suo violentatore è anche la stella della squadra di basket del liceo e durante una partita Rakheem ha l'occasione di andare a battere dei tiri liberi. Il protocollo vorrebbe che le ragazze pon pon si sperticassero in grida di incitamento per sostenere la star in un momento delicato ma S.A. non ce la fà. Non riesce ad incitare una persona che tanto male le ha provocato. Rimane in silenzio, le braccia conserte.
Gesto che viene considerato inaccettabile dai vertici dell'istituto che frequenta, che le intimano di tifare o andarsene.
Lei, umiliata si rifiuta e lascia il palazzetto, ma il giorno dopo, insieme ai genitori, decide di denunciare la scuola, per averla messa in una situazione tanto umiliante.
Sembra una storia a lieto fine, la scuola punita per la sua arroganza.
E invece no, lo dicevo all'inizio, questa è una triste storia.
Incredibilmente, e a mio parere irragionevolmente, la Corte di appello di New Orleans prima e la Corte Suprema poi, danno ragione alla scuola obbligando la studentessa e la sua famiglia a pagare 45 mila dollari di spese processuali all'Istituto scolastico.
Il motivo della condanna? In quel momento S.A. non era una persona ( !!!!!!) ma una cheerleader e quindi aveva ceduto alla scuola che rappresentava la libertà costituzionale di pensiero e parola ( !!!!!!!!!!)
Ci potrebbero essere mille considerazioni da fare sul diritto di una persona di ribellarsi ad una decisione stupida, non essendo nell'esercito e non essendo in vigore la Corte Marziale, ma ci allontaneremmo dal caso concreto, perderemmo di vista il dolore e l'umiliazione di una ragazza.
Questa è una triste storia, nel 2010 Rakheem Bolton confessa le sue colpe e ottiene una sospensione condizionale della pena (una bacchettata sulle mani e non farlo più).
S.A. è una ragazza coraggiosa, ha confessato uno stupro si è ribellata al sistema e alla resa dei conti è stata praticamente l'unica a dover pagare.
Questa è una triste storia.

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