- 300 g di manitoba
- 100 g di farina integrale
- 100 g di farina di farro integrale
- 220 g di latte
- 8- forse me ne sono scappati 9 g di lievito
- 2 uova
- 50 g di zucchero ( io 80 g)
- 2 cucchiai colmi di miele (io si e no 5 cucchiaini ne avevo)
- 9 g di sale
- 100 g di burro
- vaniglia omessa
Ben 6 giorni per “metabolizzare” il grande evento romano del ponte del 25 aprile che ha visto radunata a Roma una banda di foodblogger ! Incredibile!
E ancora non so da che parte iniziare nel descrivere come l’ho vissuto; ma piano piano le cose usciranno da sole.
Una foto che parla per tutte, è di Vaty , oserei definirla il leader dolcissimo, ma efficientissimo di questo evento, si è trascinata dietro, con il suo entusiasmo e la sua verve l’intero gruppo.
Fotografia di Vaty
Un grazie di cuore a chi si è preso la responsabilità dell’intera organizzazione dell’evento e la scelta dei due ristoranti Trattoria da Carlone e il magico ristorante Aroma di Palazzo Manfredi Monica e Roberta . Si saranno anche esposte, vero
, ma giocavano al sicuro: due appuntamenti perfetti! Gli scatti parlano da soli direi :Fotografia di Agnese
Fotografia di Agnese
Di fatto l’ho vissuto un pò si “striscio” vuoi perchè per me è stato un ponte lavorativo e quindi mi sono persa tutto quello che è stata la parte attiva di socializzazione prima e dopo gli incontri ai ristoranti, vuoi perchè di fatto sono una persona timida e un pò inibita davanti ai social networks, al bazzicare nei commenti da un blog all’altro, complice il tempo tiranno e il perdermi fra i miei mille interessi, ma conoscevo, anche solo dai blog , quasi nessuno.
Non ho neanche scattato una foto e che sia successo a me è tutto dire! Ma quando sono finalmente arrivata al ristorante il pranzo era già bello ed iniziato e giusto il tempo e il modo di scambiare due chiacchiere con chi già conoscevo Silvia - Maddalena ed Emanuela , un ciao di corsa a ; Sabrina – peccato! e la scoperta della rivoluzionaria Simona con i capelli corti .
Piacevolissime scoperte sono state ancora lo Ziopiero che carisma! ed è proprio vero che un uomo ai fornelli o è pericoloso o ha una marcia in più come lui; Simona allegra e solare persona con il suo bellissimo Tavolartegusto -troppo serio per la sua vivacità :-); Candida piacevolissima e dolcissima, Roberta l’incontenibile e tanti altri, tutti per l’allegra compagnia.
Sono tornata a casa ripromettendomi di girare molto di più fra i blog e…vedi come già sono in ritardo sulle mie promesse, ma anche questo secondo ponte doveva passare per rientrare nella norma. Però qualcosa ho mantenuto: sono passata dallo Ziopiero – devo finalmente sposare anche io i lievitati e con chi se non con lui? Visti, letti e deciso : i cornetti integrali sono miei, provo a farli!
Beh…io sono soddisfatta anche se solo gli occhi esperti avrebbero dovuto darmi la conferma, la certezza che il mio impasto si era incordato. Ovviamente avevo parlato con lo Ziopiero dei suoi lievitati, dell’uso minimale di lievito – mi ha incuriosita da matti vederne la resa visto che digerisco poco il lievito – e della massiccia idratazione dei suoi impasti e questi cornetti integrali mi sono sembrati una buona via di mezzo di difficoltà. Accertato di avere pochissimo miele in casa ho deciso di farli lo stesso aggiungendo un tantino più di zucchero, riempendo quei pochi cornetti che sarei riuscita a riempire.
Sono bastati effettivamente 45 ‘ circa.
Ora il buio: l’aggiunta di tutti gli ingredienti, la formazione del vero e proprio impasto e la sua incordatura – quando diventando elastico si stacca completamente dalle pareti.
Ho usato il bimby fermando ogni tanto l’azione per controllare lo stato di avanzamento del lavoro
e versando via via gli ingredienti dal buco superiore e con le lame in movimento; il video mi ha guidata passo passo in questa delicatissima fase: ho aggiunto la metà della farina setacciata, impastato, l’altra metà (tranne 3 cucchiai che ho tenuto per la fase successiva) e iniziato poi con l’aggiunta alternata di 1 uovo, la metà dello zucchero, lavorato ancora e per “asciugare” un pò l’impasto, ho unito un cucchiaio di farina sino a quando l’impasto si staccava bene dalle pareti del boccale ossia era “incordato” ; stessa sequenza con gli ingredienti rimasti: l’uovo,, lo zucchero ed un ultimo cucchiaio di farina sino a nuova incordatura.A questo punto restava solo il burro: un pezzetto alla volta senza mai aggiungerne un altro senza che il precedente fosse assorbito; dopo pochi minuti l’impasto era bello elastico; l’ho lavorato ancora un pò e ….bello, liscio e uniforme, pronto per essere messo a lievitare sino al raddoppio del volume. Ci sono volute circa 2 ore.
Ho tirato l’impasto a quello che mi sembrava lo spessore giusto per poi arrotolare e, come ben descritto, ricavato dei triangoli isosceli – i primi non mi sono venuti esattamente isosceli, ma ….:-) ho raddrizzato il colpo strada facendo.
Ho messo un cucchiaino di miele poco sopra la base in pochi cornetti perchè di miele ce ne avevo giusto una lacrimuccia, e poi arrotolato partendo dalla base.
Di nuovo pronti per una lievitazione: appoggiati sulla placca del forno rivestita di carta forno con la punta rivolta verso il basso; saggio il suggerimento per non rischiare che si alzasse poi durante la cottura. Per arrivare al raddoppio del volume ho aspettato poco più di un’oretta e mezzo; ho spennellato con un tuorlo sbattuto con un goccio di latte ed infornato a 180° modalità turbo per i primi 10 minuti e poi 160 sino a cottura completa.
Beh….non ce l’ho fatta a mangiarli per colazione, si era intanto fatta quasi ora di pranzo, ma ….buonissimi !