La città di Palermo, capoluogo della regione siciliana, sembra costituire un importante punto di partenza per dare ai giovani laureati concrete opportunità lavorative, in un Sud che sente in modo particolare la crisi in ambito occupazionale, e sta perdendo sempre di più le sue giovani risorse che emigrano all’estero.
L‘Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, “Italia lavoro”, ha promosso il progetto “Lavoro&Sviluppo4″, che sta già dando i suoi primi risultati. Cinquanta neolaureati, selezionati lo scorso 2013 in seguito al relativo bando di concorso, verranno coinvolti in esperienze lavorative retribuite, all’interno dell’Ateneo, della durata di sei mesi che prevedono l’affiancamento di un tutor, per raggiungere una maggiore autonomia nello svolgimento dei vari incarichi. Le figure professionali da ricoprire sono circa 36, pertanto possono essere coinvolti giovani che hanno alle spalle studi e specializzazioni in vari settori. Grazie al finanziamento dell’agenzia tecnica, la retribuzione prevista è di 500 euro al mese, per i giovani residenti entro 50 Km da Palermo, mentre chi risiede più lontano percepirà 1.200 euro.
Insomma, i presupposti per sbloccare gli ingranaggi arrugginiti del lavoro al Sud, sembrano esserci tutti, ma bisogna anche che istituzioni ed organi competenti mantengano una certa costanza nell’attuazione di iniziative lavorative come questa, per fare andare a buon fine determinati progetti. L’iniziativa in questione coinvolge due aspetti importanti del mercato del lavoro. In primo luogo, “Lavoro&Sviluppo4″ sta accendendo una speranza per il futuro, che necessita di essere concretizzato al più presto, attraverso le possibilità di inserimento lavorativo e di farsi conoscere. I giovani nati tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, si trovano oggi a dover affrontare la lotta per la sopravvivenza ogni giorno, con pochissime certezze, nonostante le loro capacità, per questo motivo è importante promuovere iniziative intelligenti che li incoraggino a rimanere nella propria terra, al contrario di quanto accadeva con l’emigrazione negli anni Sessanta. In secondo luogo, il progetto non prevede dei limiti di età, ma i ragazzi vengono selezionati in base alle loro reali capacità, elemento, questo, che dovrebbe essere valido in tutte le selezioni lavorative e che purtroppo costituisce un handicap per persone più mature che cercano lavoro.
Per il mese di Aprile è previsto lo scorrimento della graduatoria, per assegnare incarichi di lavoro ad altri cinquanta neolaureati. Qualcosa forse sta cambiando? Ad ogni modo si spera che a questo progetto, pronto a rilanciare i giovani di Palermo nel mondo del lavoro, ne seguano tanti altri che possano dare una speranza in più a tutti coloro che ancora credono nella loro terra.