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Suddivisioni di Roma: suddivisione storico-toponomastica romana

Creato il 03 marzo 2011 da Luciusday
Spesso molti di voi residenti a Roma avranno notato, negli angoli superiori delle targhe della vie dove abitate, una o due coppie costituite da una lettera e un numero, ad esempio: R. XXII, Q. XIV, S. XI, Z. L. Spesso, ancora, molti non sanno a cosa fanno capo tali numeri e tale distinzione.
La città eterna può essere suddivisa e classificata secondo tre criteri:
- suddivisione amministrativa (è quella a cui facevano capo le 19 Circoscrizioni, poi "trasformate" nel 2001 in Municipi);
- suddivisione urbanistica (prende in considerazione le zone urbanisticamente omogenee nella città, e attualmente sono 155);
- suddivisione storica e toponomastica: è quella più antica e, almeno dal mio punto di vista, più interessante, e divide la città in Rioni, Quartieri, Suburbi e Zone. Vediamo di cosa si tratta.
La suddivisione toponomastica risale al periodo dell'Unità d'Italia, quando la città ricevette una prima spinta espansionistica, che costrinse gli urbanisti del tempo a cercare di trovare dei criteri di regolamentazione per i rioni e i quartieri - fulcro primordiale della città romana - utili sia dal punto di vista amministrativo che storico.Non carente di ambiguità e disomogeneità, questo criterio assisté a un generale riodino nel 1909 con il Piano Regolatore ad opera del sindaco Ernesto Nathan e dell'urbanista Saintjust, volta a frenare l'allora nascente speculazione edilizia (pensate che il 55% delle zone edificabili oltre le mura apparteneva a soli 8 proprietari!).
La vera esplosione demografica nella città si ebbe però durante il secondo dopoguerra. Quest'epoca vede sorgere generalmente poveri agglomerati di edifici di natura abusiva, a metà tra città e campagna: nascono le cosiddette "borgate", che prendono generalmente il nome da antiche tenute rurali attorno alla città. Bisogna tuttavia ricordare che alcune borgate (es. Q.XXVII - Primavalle o Q. XIX - Prenestino - Centocelle) esistevano già prima della guerra, dal momento che il fascismo aveva "deportato" molti cittadini verso le periferie, con l'episodio del cosiddetto "sventramento" del centro storico, per esigenze di magnficenza e ostentazione: si fa riferimento, ad esempio, alla demolizione famosa "spina di Borgo", complesso di edifici ora non più esistente, che si trovava dove oggi vi è Via della Conciliazione (e che conciliazione!). Un primo Piano Regolatore della Roma repubblicana si ebbe nel 1962, che però non risolse completamente la situazione. Dopo successivi e numerosi abusivismi e speculazioni edilizie che hanno caratterizzato soprattutto la zona di Roma sud, si giunge infine nel 2002 all'approvazione dell'attuale Piano Regolatore della città.
I Rioni
Costituiscono in gran parte il centro storico della città di Roma, secondo una classificazione che risale addirittura al re Servio Tullio nel VI secolo a. C., che ne identificò 4, mentre Augusto la perfezionò in seguito, portando i rioni a 14. Successivamente furono competenza dei papi (no, non Silvio), i quali estesero la loro ingerenza anche urbanistica sul centro storico, fino a quando durante l'occupazione francese del 1798 non furono nuovamente razionalizzate e riattualizzate le suddivisoni.
E' dopo l'unità d'Italia che si assiste al boom demografico in parte e al fenomeno di continuo afflusso di immigrati, ufficiali, impiegati etc nella capitale che emerge l'esigenza di un'ulteriore classificazione.
I rioni ad oggi sono 22: lungi dall'elencarveli tutti, mi limiterò a dirvi che R. XXII - Prati è l'ultimo dei rioni per istituzione, ed inoltre l'unico assieme a R. XIV - Borgo che si trova al di fuori delle Mura Aureliane e non facente parte del I Municipio.

Suddivisioni di Roma: suddivisione storico-toponomastica romana

Ad esempio, via delle Botteghe oscure fa parte del Rione IX - Pigna, secondo quanto indicato dalla targa.


I Quartieri
Con quartieri di Roma si indicano generalmente le aree di nuova urbanizzazione nate soltanto dopo l'istituzione dell'ultimo rione, Prati. Dunque facciamo riferimento all'anno 1926, anche se un primo progetto risale già al 1911. Alcuni assistettero a modificazioni del nome a causa del mutamento istituzionale (es. Q. III - Vittorio Emanuele III divenne Q. III - Pinciano, guarda caso nel 1946). La città ha 35 quartieri.

Suddivisioni di Roma: suddivisione storico-toponomastica romana

Ad esempio, piazzale S. Paolo appartiene al Q. X - Ostiense.


I Suburbi
I suburbi di Roma sono letteralmente territori "oltre quartiere", non previsti inizialmente dal piano regolatore. Erano 11, nati attorno al 1930, ma nel 1961 cinque di questi si sono "evoluti" a quartieri: ad es. il S. II - Nomentano divenne Q. XXI - Pietralata. Dunque nella città rimangono 6 suburbi, ma sono suddivisioni toponomastiche che attendono (da ormai cinquant'anni) di essere "promosse" in quartieri.

Suddivisioni di Roma: suddivisione storico-toponomastica romana

Una mappa approssimativa della suddivisione storico-toponomastica.


Le Zone
Quando parliamo di zone di Roma ci riferiamo infine a suddivisioni storiche ormai dell'Agro Romano, situate tra il comune di Roma, quello di Fiumicino e gli altri confinanti, spesso a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Sono le suddivisioni toponomastiche di più recente formazione. In tutto sono 59, ma dal 1992 solo 53 appartengono al comune di Roma, mentre le altre 6 sono gestite dal comune di Fiumicino, istituito nello stesso anno.
 E voi, a quale quartiere fate capo? ;)
(Fonti: Wikipedia e cultura personale...)

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