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«Sulla mia pelle», le tre vite del consigliere Martina Castellana

Da Lametamorfosiftm
«Sulla mia pelle», le tre vite del consigliere Martina CastellanaPresidente della commissione provinciale alle Pari Opportunità è la prima trans italiana non operata che abbia ottenuto la rettifica dei dati anagrafici
SALERNO — Tre vite raccontante in un libro: quelle di Martina Castellana in «Sulla mia pelle», una biografia che la dirigente del primo Centro di Disturbo sull'Identità a sud di Roma racconta ripercorrendo gli stati d'animo di chi si scopre costretto a stare in un corpo che non è il suo. Martina è la prima transgender italiana non operata che abbia ottenuto il cambio del nome, dopo venti anni trascorsi a prendere ormoni e a cambiare voce e sembianze.
A lei piace dire di essere nata dal Ground Zero, perché l'undici settembre scorso, il giorno del decimo anniversario della caduta delle Torri Gemelle, il Ministero dell'Interno ha trasmesso il parere favorevole alla Prefettura di Salerno.
Martina Castellana: fotogallery
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E' poco più di un mese dopo il Comune di Salerno le ha rilasciato la sua nuova carta d'identità, che adesso le attribuisce a tutti gli effetti quel nome che si è data quasi per tenersi appiccicato addosso il suo paese di origine, Martinafranca. Ma di primati, nel bene e nel male, la dirigente dell'Asl di Salerno ne vanta abbastanza. Nel 2009 è stata la prima trans ad essere candidata dal centrodestra. L'occasione erano le elezioni provinciali di Salerno e lei fu inserita nelle liste del parlamentare Edmondo Cirielli, che sconfisse il democratico Angelo Villani. Non riuscì a entrare nel consiglio di Palazzo Sant'Agostino, ma da allora la dermatologa salernitana ne fa fatta di strada.
Da un anno è Presidente della Commissione Provinciale alle Pari Opoortunità e qualche mese dopo la sua nomina è riuscita ad aprire il primo centro — nel Mezzogiorno — di Disturbo di Identità di Genere. Mettendo su uno staff formato da Psicologi, Counseler e Psichiatri che seguono i propri assistiti lungo l'intero percorso che li porterà a scoprire e a vivere la loro vera identità sessuale. Martina, che quando è nata la prima volta era Michele, quel percorso lo ha intrapreso venti anni fa. Alternando momenti di smarrimento ad attimi di gioia: quegli stessi momenti che lei racconta nei dettagli nel suo libro autobiografico, presentato alla libreria Feltrinelli di Salerno. E, ritornando ai primati, Martina è stata la prima salernitana a partecipare al party privato e ristrettissimo che il principe Doria Pamphilj ha dato alla vigilia dell'ultimo Gay-pride di Roma.
di Angela Cappetta

Fonte: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.it
Vi abbraccio
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