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Sulle sponde del Danubio, l'Amazzonia d'Europa

Creato il 20 aprile 2011 da Madyur

E’ stato già battezzato l’Amazzonia d’Europa , e sarà un paradiso naturale per pesci e uccelli. Con i suoi 800 mila ettari sarà la più grande area protetta fluviale d’Europa , a cavallo fra Austria, Croazia , Ungheria, Serbia e Slovenia. Il patto per promuovere una politica integrata e fondare la nuova Riserva della biosfera dell’Unesco è stato siglato pochi giorni fa dai ministri dell’Ambiente dei cinque Paesi bagnati dal Danubio e dai suoi affluenti Mura e Drava.

Danubio1

“E’ un accordo storico – afferma Jim Leape , direttore del WWf – ed è una dimostrazione potente di una visione verde condivisa che rafforza la cooperazione regionale e l’unità in Europa”. E’ proprio il Wwf che , con i suoi partner , lavora alla protezione fluviale degli anni Novanta. Nel 2009 il primo passo in questa direzione con l’accordo tra Croazia e Ungheria per tutelare l’area chiave per la biodiversità e dei tre fiumi e quell’intesa è stata la base per la dichiarazione dei cinque Paesi.

Adesso l’obiettivo è arrivare a qualcosa di concreto nei prossimi due anni. Tra gli interventi il rimboschimento lungo le sponde con salici , ontani, pioppi neri e pioppi bianchi per ritrovare la capacità auto depurativa delle piante . Il secondo passo è il recupero delle zone umide , quelle aree lungo l’alveo centrale che, per motivi di navigazione, nel corso degli anni , sono state coperte.

Stagni e paludi saranno non solo un’area di sosta per gli uccelli acquatici durante le migrazioni ma rappresenteranno un’importante valvola di sfogo durante le piene e una sorta di spugna capace di rilasciare acqua lentamente nei periodi di secca.

Secondo gli esperti l’ecosistema fluviale è la maggior fonte di acqua potabile , protezione dalle inondazioni , silvicoltura sostenibile , agricoltura e pesca della zona frontaliera e come tale va salvaguardato.

Anche i pesci che popolano i fiumi avranno vita più facile perché saranno creati dei passaggi con canali laterali là dove esistono dighe , così che potranno muoversi liberamente nel periodo della riproduzione.

L’oasi verde è già una casa protetta per specie minacciate come le aquile di mare , le cicogne nere e i castori. Con la difesa dell’ecosistema Danubio , le popolazioni sono destinate a diventare sempre più numerose grazie alle condizioni ideali che saranno create. Secondo Giovanni Puglisi , presidente dell’Unesco in Italia “ La riserva sarà una grande opportunità per promuovere una cultura dell’ambiente che coniuga la salvaguardia di flora e fauna con lo sviluppo industriale sostenibile”.

Anche il turismo promette un nuovo slancio. La riserva della biosfera nascerà da venti aree protette già esistenti e i paesi coinvolti stanno già studiando come promuovere l’eco-turismo sul modello di quello che è già stato fatto in Austria e Germania.


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