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Summertime

Da Paperoga

Summertime

Volevo dirti che è passato un anno e ancora non ce l’ho fatta.

Che non sono riuscito a diventare quel che a volte mi scongiuravi di essere, e che quella famosa leggerezza è stata un proposito infrantosi dentro ancor prima che fuori di me.

Che come un idiota non riesco a togliere il tuo numero dalla memoria del cellulare.

Che non ti ho restituito alcuni libri, e che alcuni che mi hai regalato non li ho mai letti.

Che ormai penso che sia più consolante credere all’inesistenza di qualsiasi straccio di un dio, che non alla esistenza di un disegno cattivo e irridente che ogni giorno si diverte in un modo diverso a torturare chi muore e chi resta.

Che ho preso la tessera di Emergency, perchè così continuerò ad avere un calendario per Natale. E poi perchè mi hai insegnato che persino le persone scettiche quasi sconfitte dal disincanto possono anzi cristo devono credere fortemente in qualcosa, e coltivare un filo di speranza persino nei disperati discorsi delle cene invernali.

Che mi hai detto di sorridere, e non sorrido quasi mai. Che mi hai spinto per anni a continuare a crederci, ma io ho smesso di credere esattamente un anno fa.

Mi spiace.


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