Nella vita di un Supereroe bisogna distinguere tra due momenti del bisogno.
Uno, quello più noto, quando il mondo ha bisogno di lui.
L’altro, meno noto ma, a mio parere, più frequente, quando lui ha bisogno del cesso.
Che la Forza sia con te.
Insomma se i vari Superman, Batman, e tutta l’assemblea degli Avengers combattono il male che si aggira nei vicoli bui delle nostre città, tutto questo lo dobbiamo non a loro, ma ai loro cessi.
Che poi per ognuno si profilano diversi modelli idraulici a seconda delle esigenze.
Partiamo dal più noto, Superman. Deve essere un cesso bello potente, in grado di mandar giù la Kryptonite se necessario! Senza tavoletta: lui non è tipo da abbassare la tavoletta, anche perché non conosce molto la delicatezza. L’idraulico SuperMario effettua periodici controlli e ogni tanto deve cambiare la tazza del water dal momento che riporta svariate crepe. Quando Superman non mangia verdura, va stitico, e s’incazza, e quindi si sforza. E se Superman si sforza al cesso, sappiamo tutti come va a finire: lo stronzo perde.
Secondo cesso: quello di Batman. Bè, non è un cesso qualsiasi, a cominciare dal nome: BatWater. Che non è la versione idraulica di Darth Vader, sebbene proprio lui ne sia il designer. Si sa, Batman sceglie solo i migliori. Il BatWater è dotato di infinite funzionalità: prima di tutto ha ben tre tavolette. La prima è un piano di lavoro dotato di i-pad incorporato. La seconda consente a Batman di svolgere tutti i collegamenti con la Batcaverna, dotata di connessione bat-fi. La terza, quella soltanto di contorno è in realtà una banalissima tavoletta voluta da Cat-Woman per quando lo va a trovare. Ci sono svariati pulsanti a lato: soltanto il maggiordomo Alfred ne conosce a memoria tutte le funzioni. Dal pulsante per far partire le testate nucleari ad ampio raggio, a quello più comune di scarico. La carta igienica si recicla dopo una giornata attraverso un macchinario di riciclaggio installato dietro il BatWater.
BabyBatman anni ’20
Terzo cesso, che io considero tra quelli più sfigati è quello di Aquaman. Purtroppo ogni volta che scarica è un gran casino, e spesso rischia di essere assorbito dal mulinello: è più forte di lui, non sa resistere a buttarsi dentro. Una volta è entrato nel cesso di casa ed è uscito nel Mar del Bosforo.
Plinplin: arriva aquaman
Quarto cesso: quello di Lanterna Verde. La principale particolarità di questo cesso è la trasparenza. Le feci di Lanterna Verde sono fosforescenti. E a lui, che alle elezioni vota gli ambientalisti solo per vantarsi del proprio colore, piace vantarsene. Se potesse le inscatolerebbe come quelle di Piero Manzoni. Dalla merde d’artiste alla merda verde. Nessuno gliele comprerebbe però. Così ogni volta che va al cesso si accontenta di vederle brillare in trasparenza. Peccato che il fetore non sia altrettanto…trasparente.
Indovinate di chi sarà mai questa tavoletta del cesso?
Altro cesso di non minore importanza è quello della Donna Invisibile. A tal proposito c’è una leggenda intorno alle origini della Donna Invisibile. Si dice infatti che i primi sospetti sulla sua esistenza vennero da chi entrava nel suo bagno di casa. Per quanto lei fosse invisibile l’incredibile odore testimoniava il suo passaggio. L’ultima battaglia con il Dottor Destino è stata ingaggiata proprio nel cesso di casa sua. Destino ne seguiva le tracce tramite il fiuto. Poi la Donna Invisibile l’ha scaricato e non si è fatta più vedere. Tipico. (Ancora oggi Destino si aggira tra un bancone e l’altro del bar dicendo: era destino che andasse così).
Didascalia: nell’immagine soprastante donna invisibile nuda (sì lo so, il blog ha calato la censura)
Per ora basta così: nel prossimo post parleremo della Cosa, di Silver Surfer, e di tanti altri eroi sempre presenti nel momento del bisogno.
Un grande cesso è una grande responsabilità – Super Mario