Una Supercoppa italiana dalle mille emozioni e dal finale imprevedibile vede trionfare il Napoli di Benítez, che si conferma re di Coppe. Una finale, quella giocata a Doha in Qatar, tutta argentina, con Tévez e Higuaín a segno per ben due volte per le rispettive squadre: l’Apache chiama, il Pipita risponde e timbra il biglietto anche dal dischetto, tornando finalmente a segno.
Le formazioni ufficiali:
Juventus col 4-3-1-2: Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio; Vidal; Tévez; Llorente. All: Allegri.
Napoli col 4-2-3-1: Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David López; Callejón, de Guzman, Hamsik; Higuaín. All: Benítez.
JUVENTUS 2 – 2 NAPOLI (5-6 d.c.r) (5’, 106’ Tévez – 68’, 108’ Higuaín)
Alle 18:30 italiane, le 20:30 a Doha, l’arbitro Valeri fischia l’inizio del match, che si sblocca subito: al 5’, il duo Albiol-Koulibaly fa la frittata e regala a Tévez il pallone per il vantaggio bianconero. Rafael riesce solo a toccare la sfera destinata comunque ad entrare in rete. Doccia fredda per il Napoli che si sveglia subito e sfiora al 16’ il pareggio con Hamsik, il più propositivo tra i suoi: lo slovacco raccoglie la respinta tutt’altro che perfetta di Chiellini e calcia in porta, trovando, però, solo il palo, complice anche una deviazione dello stesso difensore. Juve ora in difficoltà ma che rischia di fare male, quando si affaccia dalle parti di Rafael: al 22’, Tévez raccoglie la sponda di Llorente e spara una cannonnata troppo sul portiere che si salva respingendola; un minuto dopo, ancora l’Apache mette in difficoltà il portiere azzurro con una conclusione bassa e angolata ma deviata in corner. Infine, l’ultima emozione del primo tempo arriva dai piedi di Higuaín che si gira bene e conclude nello specchio della porta, ma Buffon respinge. Il campo, al momento, dice 1-0 Juve.
Il secondo tempo, invece, è a lunghi tratti azzurro, con il Napoli in avanti sin dal fischio di inizio alla ricerca del pareggio. La porta difesa da Buffon, tuttavia, sembra stregata, visto che prima Callejón spreca tutto davanti all’estremo difensore avversario, poi Higuaín lo beffa con un pallonetto che si ferma contro il palo. Poi, al 67’, Allegri cambia Pirlo con Pereyra, forse per stanchezza, e, un minuto più tardi, su errore Vidal, i partenopei colpiscono col Pipita. Decisione alquanto opinabile, quella di Allegri, di togliere Pirlo e non Vidal, ancora una volta autore di una prestazione sottotono. Il Napoli, apparso voglioso di fare la partita in avvio di ripresa, si spegne e la Juve prova ad approfittarne nel finale, ma senza esito: la poca precisione e la stanchezza, infatti, hanno la meglio sui giocatori di entrambe le squadre. Così i 90’ non bastano per assegnare la Supercoppa, ma si va ai supplementari.
Dell’ulteriore mezz’ora di gioco, c’è da salvare solo la seconda parte: ancora una volta l’Apache porta in vantaggio i bianconeri, grazie ad uno dei tanti lampi di classe di Pogba, e ancora una volta il connazionale Higuaín firma il pareggio con una zampata delle sue. Pareggio, questo, meritato quanto il primo, considerato che la squadra di Allegri aveva nuovamente abbassato il suo baricentro a difesa del risultato e Buffon aveva compiuto un autentico miracolo sulla conclusione ravvicinata del Pipita – occasione propiziata dall’“assist” di testa di Evra –. Di conseguenza, non bastano nemmeno 120 minuti per stabilire il vincitore: l’estrema sentenza spetta alla lotteria dei rigori. Molto particolare quest’ultima fase di gara con le due squadre che sembrano intenzionate ad andare avanti all’infinito. I primi due a presentarsi dagli undici metri, Ghoulam e Tévez, sbagliano: il tiro del tunisino trova la mano di Buffon, quello dell’argentino il palo pieno. Gli altri, invece, vanno a segno e si procede ad oltranza. Per gli azzurri, sbagliano anche Mertens e Callejón ma il merito è di Buffon, migliore in campo tra i suoi assieme a Tévez; il resto lo fanno Chiellini, Pereyra e Padoin che falliscono dal dischetto e danno il via alla festa del Napoli.
Immenso Higuaín, dunque, che trascina i partenopei alla vittoria della seconda Supercoppa italiana e vendica il KO di due anni fa a Pechino. Il primo trionfo in questa competizione è datato 1990 e, anche in quell’occasione, la squadra battuta è stata la Juventus.
Migliori in campo: Higuaín, Tévez e Buffon. I primi due per le doppiette messe a segno e la grinta che li contraddistingue: i top players, in Italia, ci sono ancora. Pochi, ma ci sono. Il n°1 della Juventus per i miracoli compiuti nell’arco della partita, dal 1’ ai calci di rigore.
Peggiori in campo: Vidal e Callejón. Entrambi irriconoscibili, chi in mezzo al campo, chi in zona gol. La pausa natalizia non può fare che bene soprattutto a loro, indispensabili per le proprie squadre, Juve e Napoli.
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