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Supercross SX, Bello e Maledetto

Creato il 05 novembre 2011 da Sportduepuntozero

Più di una gara, più di una competizione: un vero spettacolo di musica, motori e immagini. Questo lo scenario del Supercross Sx, andato in scena al Palaisozaki di Torino lo scorso 1° ottobre davanti ad ottomila spettatori, in occasione della prima tappa del campionato europeo. Il Supercross è un figlio ribelle del Moto Gp e, come succede spesso con i soggetti belli e maledetti, o lo ignori o te ne innamori. Nella Sx1 ha trionfato il campione in carica Gregory Aranda (Kawasaki), mentre nella Sx2 lo scettro è finito a Stefano Bernardini (Ktm). Per la classe Sx Rookie ha brillato invece il giovanissimo Brian Hsu (Suzuki). Tre nomi che emergono su sessanta piloti per 48 team accreditati, dopo svariate hit e una doppia finale per la Sx1. Numeri da grandi eventi, insomma.

Supercross SX, Bello e Maledetto
da Verdi al tubo di scarico
Il pubblico torinese, seppur poco abituato a queste manifestazioni, non si è lasciato spaventare dal fumo di scarico che ha invaso ogni centimetro cubo di aria respirabile. Vedere le moto compiere salti di oltre quindici metri ha destato negli spettatori un curioso mix di eccitazione e paura e le curve paraboliche in cui i motociclisti finivano per sgomitare e spintonarsi aggiungevano adrenalina anche a chi restava seduto a guardare la battaglia. Del resto il rombo dei motori è sempre poeticamente lo stesso. Solo le emozioni e l’adrenalina, se si sta sugli spalti a pochi metri dalla pista, sono diverse. Lo stesso palazzetto si presentava con una veste insolitamente scarmigliata, ospitando una pista composta da numerose dune di terreno naturale che occupavano 2000 metri quadri di superficie, grazie al trasporto di tonnellate di terra con 1200 camion. E pensare che, solo qualche settimana prima, negli stessi spazi si eseguivano le melodiose arie di Giuseppe Verdi.

cheerleader alla sabauda
Gli spettatori del Supercross, tra una gara e l’altra, hanno anche conosciuto campioni come David Philippaerts, che avrebbe dovuto gareggiare se non si fosse infortunato. Il motociclista, italiano di origine belga e campione del mondo Mx1 nel 2008, si è infatti fratturato entrambi i polsi lo scorso agosto, ma presto tornerà a correre.
Al centro della pista, due parole sono state lasciate anche alla madrina della serata, Ana Carolina Da Silva, Miss Muretto 2011, che risposto alle domande di Vic (voce di Radio Deejay che commentava lo show).
Le (forse eccessive) tre ore di manifestazione sono riuscite a coinvolgere anche chi non era in grado di distinguere una moto dall’altra: a soccorrere gli spettatori meno esperti, sono comunque arrivate le cheerleader italiane e le Magic Girls, regalando due fiammanti caschi da Supercross.

di Paolo Morelli

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