Susan Sarandon confessa: una storia con Bowie e “qualche spinello di marijuana”

Susan Sarandon è una delle attrici più poliedriche che Hollywood possa vantare, e credo che sia anche una di quelle donne che porta i suoi anni (67) dannatamente bene. Per vederlo con i propri occhi basta guardare la commedia The Big Wedding, in cui si mostra in tutta la sua matura sensualità, di una donna che non gioca a fare la ragazzina, ma porta con fierezza i suoi anni. A quasi settant’anni l’interprete di Thelma & Louise ammette in un’intervista al Daily Beast di fare ancora uso di droghe leggere e, tiene a precisare, naturali: «solo qualche spinello di marijuana» dice l’attrice, che ama farlo soltanto all’area aperta: «nei boschi o sul Grand Canyon – continua – così ti ricordi del tuo posto nell’universo e rimetti le cose nella giusta prospettiva. Credo si possano avere esperienze molto profonde». L’attrice, che ritorna al cinema con il film The last of Robin Hood, in cui interpreta una madre che spinge la figlia quindicenne ad accettare la corte di un uomo di quasi cinquant’anni, è nota anche per la sua movimentata vita sentimentale, e fa parlare di sé non tanto per le sue confessioni sull’uso di stupefacenti, in cui le sfugge di aver fatto uso in passato anche di funghi allucinogeni, quanto alla confessione di una sua liaison con il cantante David Bowie, che l’attrice ha conosciuto sul set del film Miriam si sveglia a mezzanotte del 1983. Un uomo che l’attrice definisce “straordinario” e “molto interessante” che “vale la pena idolatrare”. Una storia intensa quella dei due artisti che sarebbe finita per il rifiuto da parte dell’attrice di avere dei figli, ma di cui la Sarandon porta un ricordo bellissimo, usando per il cantante solo parole di ammirazione: «Una persona di talento, brillante, talentuoso. Un grande».