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Svelato l’euroinganno! L’Italia entrò nel l’euro grazie ai trucchi di Ciampi e Prodi con il consenso (interessato) della Germania

Creato il 07 maggio 2012 da Iljester

Svelato l’euroinganno! L’Italia entrò nel l’euro grazie ai trucchi di Ciampi e Prodi con il consenso (interessato) della Germania

Leggendo l’incipit dell’articolo apparso su Imola Oggi, la domanda che mi sono posto è questa: a che pro? Per quale motivo Prodi e Ciampi premettero affinché l’Italia entrasse nell’euro? La risposta non la conosco, e se debbo essere sincero non ho voglia di inoltrarmi nella selva oscura del complottismo europeista.

Posso però rispondere alla domanda successiva: perché la Germania volle a tutti i costi che l’Italia entrasse in Europa. La risposta la dà lo stesso articolo citato: perché l’Italia, avendo una lira più debole del marco, era il maggior concorrente della Germania nell’export manufatturiero. L’ingresso dell’Italia nell’euro avrebbe costituito (come effettivamente costituì) una strategia tedesca ben 

chiara: affondare le esportazioni italiane, offrendo agli italiani un’unica moneta di scambio, il franco tedesco, camuffato da euro. A queste condizioni, la Germania — economia decisamente più solida — ebbe tutto da guadagnarci, rafforzando persino la sua posizione contrattuale in Europa (oggi, del resto, non si muove foglia che Berlino non voglia).

Terza domanda: ma Ciampi e Prodi considerarono questo aspetto? Credo proprio di no. A loro interessava che l’Italia entrasse nell’euro e si impiccasse da sola. I motivi reconditi non li conosco e ho paura di conoscerli. Quello che è certo è che i risultati di questo ingresso forzoso e inopportuno (se non prematuro) li vediamo oggi. L’Italia con le pezze al culo, grazie ai trucchi e all’occhio lungo dei tedeschi, è entrato nel club dei miliardari senza averne i requisiti. Con un artificio contabile, con un bluff, con un gioco di prestigio e un biglietto pagato da tutti gli italiani (l’eurotassa), ha fatto finta di avere quello che non ha: una politica seria, una economia sana, un senso della identità nazionale inesistente. E gli italiani sono rimasti letteralmente fregati. Vediamo in sintesi come:

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  • Progressiva perdita di forza della nostra economia reale.
  • Aumento della pressione fiscale.
  • Perdita della sovranità monetaria ed economica.
  • Svalutazione dei titoli del debito pubblico ormai agganciati a quelli tedeschi.
  • Perdita del controllo delle frontiere e delle politiche migratorie.
  • Assunzione di politiche europee troppo spesso a danno della produzione italiana.
  • Svuotamento progressivo dei meccanismi di scelta democratica.
  • Svilimento della nostra Costituzione.
  • Altissimi i costi per rimanere nell’Euro sia in termini economici che umani.

Questi i danni. Ma i vantaggi? Personalmente non vedo vantaggi. Da quando l’Italia è entrata nell’Euro, abbiamo avuto solo vincoli assurdi dai quali non ci possiamo più sottrarre, a meno che non entri in carica un Governo forte sostenuto da una maggioranza solida che mandi letteralmente affanculo l’Europa così come è costruita oggi.

Difficile che ciò possa accadere. Anzi, la nostra situazione è peggiorata con il governo Monti, sponsorizzato proprio dalla Germania e accettato piattamente anche dal centrodestra. Tanto che mi viene il brutto sospetto che Berlusconi alla fine si sia dimesso perché gli faceva comodo così… Altro che senso di responsabilità! Se avesse davvero avuto un benché minimo senso di responsabilità, avrebbe fatto cadere il Governo e saremmo tornati al voto.

I grandi muoiono da eroi. I piccoli sopravvivono da vili.

Fonte: Imola Oggi

di Martino © 2012 Il Jester 


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