La dura realtà colpisce ancora una volta il panorama dello sport cosiddetto minore. La vittima è questa volta il Callianetto, società che ha vinto tutto negli ultimi 11 anni, tra cui 10 scudetti. L’ultimo a Ferragosto, in quel di Aldeno in provincia di Trento, al termine della finale conquistata contro il Monte per 13-7. Le difficoltà economiche, la latitanza di sponsor e le motivazioni venute meno a chi per anni ha retto le sorti del sodalizio investendo molto del proprio, il presidente Alberto Fassio, faranno sì che i campioni uscenti non prenderanno il via nel campionato 2013-2014, lasciando un buco enorme nel cuore degli appassionati artigiani e non solo.
Il sentore della sparizione lo si era già avuto in diverse occasioni nel corso della stagione agonistica ormai andata in archivio. Le certezze sono però maturate a fine giugno, prima dell’ultimo e felice, sotto il profilo dei risultati agonistici, scorcio dell’anno. Un Callianetto che ha onorato sul campo la propria storia vincente ed assisterà ora, dopo le ultime uscite stagionali, di Supercoppa e di Coppa dei Campioni contro il Grazzano (specializzato nel gioco a muro), ad un autentico smembramento del proprio ricchissimo organico. Quelli che fino a ieri erano i fulcri della formazione piemontese andranno a rinforzare le compagini superstiti.
E’ nel naturale corso delle cose ma, lasciatecelo dire, il quadro è quantomeno triste. Ed arriva ad “arricchire” un colpo d’occhio d’insieme che poco meno di un mese fa ci aveva costretto a scrivere della sparizione dalla massima serie anche dell’Hockey Novara, specialità Hockey pista. Crolli verticali e brutali che invitano alla riflessione, addetti ai lavori e non.
Roberto Bertellino
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