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Tanti saluti democrazia

Creato il 03 ottobre 2011 da Bagaidecomm @BagaideComm
TANTI SALUTI DEMOCRAZIAScattano le manette. E stavolta sono tutte democratiche.
Si scopre che i diritti fondamentali, i diritti per i quali si mandano gli aerei a bombardare le città mediorientali, i diritti scritti su carte fondamentali (o pseudo, a questo punto), quegli stessi diritti che il nemico di turno non assicura affatto ai suoi cittadini, ecco, alla fine questi diritti sono soltanto parole, sono riconosciuti perché funzionali ad un fine, un “disegno”, più grande.
700 arrestati a New York, rei di essere stufi di tutto questo sistema usurocratico, rei di aver mangiato la foglia e non averla digerita. Ad essere precisi, le uniche norme che hanno violato sono quelle amministrative di pubblica sicurezza; non perché abbiano messo a repentaglio l’incolumità pubblica, ma perché sono scesi in piazza per un sit-in nonostante la mancanza di autorizzazione. Una reazione di tal genere, fosse avvenuta da altra parte, sarebbe stata bollata come “incivile”, “integralista”, “fascista”, “antidemocratica”. Dati alla mano, dimostrino lorsignori esportatori di democrazia, quale altro sistema abbia arrestato in un sol colpo 700 persone.
Hanno capito, se non tutto, molto, questi manifestanti. Hanno capito che la politica non è “politica”, e soprattutto la classe dirigente. Che il posto per gli “scomodi” non sta nemmeno all’opposizione nelle aule parlamentari, ma fuori da ogni posto di governo. Che si può sputare su ogni malefatta (o non fatta) della classe politica ma non si può andare sotto “casa” degli intoccabili, quei padroni di mezzi economici, manovratori di informazione e di politiche estere, ribaltatori di leggi finanziarie; benvenuti nel mondo in cui il politico-medio è un burattino, più o meno consapevole, che sa di essere mandato in scena in uno spettacolo in cui a comandare alla fin fine è sempre il burattinaio.
Questo burattinaio prende il nome di banche, alle quali possiamo dare sigle, alle quali affidiamo quotidianamente i nostri risparmi ma che non ne comprendiamo mai il reale peso nei nostri riflessi; prende il nome di investitori, ai quali spesso non sappiamo dare né nome né volto e che fanno girare, a loro piacere, a loro interesse, per loro sfizio, ogni giorno le sorti delle casse dei popoli nel mondo.
Toccate tutto, ma non i nostri “signori”.
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