NEW YORK – Ha ucciso la bimba di cui doveva prendersi cura perché non le faceva guardare Facebook in pace. Sheila Polanski, 36 anni, si è ora dichiarata colpevole di aver ucciso la bimba, quasi quattro anni dopo la morte violenta della piccola.
La triste vicenda arriva dal New Jersey e viene riportata dal Daily Mail. Sheila era la baby sitter della piccola Madeline McHenry, 2 anni. Il tragico 5 luglio del 2011 la donna ha scosso la bambina talmente forte da causarne la morte. Questo, perché la piccola stava piagnucolando e la Polanski era stressata.
Sheila ha scosso in maniera talmente violenta Madeline che la piccola è svenuta e le indagini hanno rivelato che la Polanski non ha chiamato la polizia se non dopo qualche ora dall’accaduto. Madeline è stata portata in ospedale ma è morta due giorni dopo.
Ora, a 4 anni circa dalla tragica morte di Madeline, la baby sitter in tribunale si è dichiarata colpevole dell’accusa di omicidio colposo aggravato.
Dopo che la donna è stata arrestata la famiglia della bambina ha detto di aver scoperto che la Polanski aveva passato il tempo su Facebook mentre la piccola Madeline giaceva inerme sul pavimento. Il nonno di Maddy, Ted Helgren, ha dichiarato alla ABC6:
“Dopo averla scossa, l’ha gettata a terra e poi si è messa a giocare “Yo-ville” su Facebook perché sul suo account ci sono le prove che durante le due ore che la mia nipotina giaceva morente sul pavimento del soggiorno, lei pubblicava i post di quel gioco nella sua home”
Se l’accusa rimarrà quella di omicidio la donna rischia l’ergastolo. La sentenza del processo è attesa il 2 maggio prossimo.
Ai tempi del tragico gesto che ha causato la morte di Madeline, la Polanski era in cura per problemi di salute mentale ma la famiglia di Madeline non ne era assolutamente al corrente. Al contrario, i genitori hanno detto di aver assunto Sheila come baby sitter perché l’agenzia cui si erano rivolti gliene aveva parlato bene.
Quando la Polanski, alcune ore dopo aver scosso la bimba, ha finalmente chiamato il 911, i paramedici hanno trovato lividi freschi sul corpo di Madeline e, in un primo momento, la baby sitter ha negato che avessero a che fare con lei. Ha poi ammesso di aver scosso la bambina perché non smetteva di piangere e lei era sotto pressione a causa di un recente sfratto.
Dan McHnery, papà di Madeline, ha detto:
“Non so che cosa le sia passato per la mente e come ha potuto prenderla, scuoterla e buttarla dall’altra parte della stanza fino ad ucciderla. Era la bimba migliore del mondo, molto estroversa. Amava tutto. Amava cantare. Era la bimba più dolce e simpatica del pianeta”
La piccola Madeline
I genitori della piccola Madeline, in Tribunale, distrutti dal dolore