Magazine Politica

TAV : il teorema politico

Creato il 08 ottobre 2012 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Le altre parti della video inchiesta :  LUOGHI DEL DISASTRO  - Video inchiesta sui danni causati dalla TAV in Mugello

 

Se voleste fare una passeggiata nei luoghi che punteggiano il disastro ambientale provocato dalla TAV in Mugello, trovereste risposta e conferma a quel teorema politico che ha portato alla rovina ufficiale di “73 sorgenti, 45 pozzi, 5 acquedotti, 20 fiumi, torrenti e fossi” da cui ne sono usciti senza colpa gli autori materiali e le autorità pubbliche.

Dunque, il teorema è facile: il Mugello terra di sperimentazione politico-ambientale ovvero se con tutti i danni che ci sono stati i responsabili ne sono usciti indenni con la copertura politica dell’amministrazione locale, allora altre infrastrutture si possono fare, dello stesso impatto, o forse di più, a Firenze come in Val Susa. Cioè a livello nazionale.

Mugello banco di prova poltico- affaristico.

L’altra faccia della medaglia per lo stesso teorema, sta nell’accrocco politico-elettorale tutto interno all’area rossa toscana (oggi pd): se infatti la legge elettorale toscana – blindata – ha funzionato, il modello si è dimostrato esportabile a livello nazionale e così è stato, in barba al diritto sulle preferenze….Così, il signor Di Pietro fu eletto in un collegio blindato, tradizionalmente comunista, ma candidato per l’Ulivo nel 1997, quando vinse col 67,75 % dei voti.

A quale prezzo ?

La distruzione dell’ambiente, l’inganno dell’elettorato attivo del Mugello e il sacrificio dell’economia locale soprattutto agricola, che necessita delle risorse idriche.

Il Di Pietro Ministro delle Infrastrutture, nel 2006, durante un gran tour lungo la penisola per promuovere le Grandi Opere, ribadì che la priorità sarebbe andata “alle ferrovie e che il completamento della Tav e i relativi snodi attorno alle grandi città sono “le priorità delle priorità” a livello nazionale. E con una concertazione così, la Toscana sarà in prima fila”.

Ecco, tutto si tiene: un sistema politico chiuso, rigorosamente sigillato da una legge elettorale non democratica, un intreccio d’affari a base di cemento ed asfalto, l’impunità per i danni ambientali.

Grazie Pd, ma anche grazie ad una legge Obiettivo – di marca PdL – che con un sistema di appalto-concessione lavori, creava imprese a diritto privato ma a capitale completamente pubblico, con i rischi completamente a carico dei contribuenti.

Così oggi lo sono i costi delle opere falsamente compensative ai danni ambientali arrecati.

TAV :  il teorema politico

 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :