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TBC al Gemelli di Roma: il marito dell'infermiera ha contratto la malattia nel 2004. Il Codacons denuncia la Regione Lazio

Da Avvdanielaconte
TBC al Gemelli di Roma: il marito dell'infermiera ha contratto la malattia nel 2004. Il Codacons denuncia la Regione Lazio Il Codacons e l'Associazione per i diritti del malato Articolo 32 hanno presentato un esposto alla Pocura di Roma nei confronti della Regione Lazio per la nota vicenda dell'infermiera del Policlinico Gemelli di Roma alla quale è stata diagnosticata la tubercolosi
Secondo quanto dichiarato in un comunicato dal Codacons, "Il marito dell'infermiera avrebbe avuto la Tbc nel 2004 e desta sconcerto che il Gemelli non abbia fatto le visite periodiche obbligatorie alla dipendente ogni anno, visto che sarebbe bastata una radiografia per verificare la presenza del morbo".
La nota Associazione dei Consumatori, che si è affidata alla consulenza tecnica del Prof. Emilio De Lipsis - primario internista ospedaliero in pensione -, ha dichiarato che il Policlinico Gemelli, nel quale l'infermiera malata ha prestato servizio presso il reparto neonatale per due anni e mezzo, avrebbe dovuto effettuare su quest'ultima controlli annuali alla luce della circostanza che il marito della stessa aveva contratto la tubercolosi nel 2004.
Inoltre, la Commissione di inchiesta nominata dalla Regione Lazio dopo che all'infermiera era stata diagnosticata la TBC, avrebbe dovuto fare effettuare controlli non soltanto sui bambini che sono stati ricoverati nel reparto neonatale, ma anche sulle mamme che hanno allattato bambini nell'asilo nido, con il rischio di contrarre il morbo.
Pertanto, il Codacons e l'Associazione Articolo 32 chiedono: 
  • di revocare la nomina della Commissione di inchiesta da parte della Regione Lazio per "incompatibilità all'accertamento"  - quest'ultima è parte in causa nella vicenda in quanto soggetto responsabile dei danni - o, in subordine, di nominare il Prof. De Lipsis quale membro indipendente;
  • di istituire un fondo di garanzia per i risarcimenti delle famiglie coinvolte;
  • di sospendere cautelativamente dal servizio tutti coloro che sono coinvolti e responsabili di quanto è accaduto;
  • di divulgare le generalità dell'infermiera malata o, in subordine, dei reparti nei quali ha lavorato dal 2004 ad oggi, allo scopo di consentire a chi è entrato in contatto con quest'ultima gli opportuni accertamenti clinici - la TBC ha un periodo di incubazione di 10 anni -. 
Il Policlinico Gemelli ha replicato dichiarando in una nota che "La Direzione del Policlinico universitario “A. Gemelli” dichiara che non è mai giunta né da parte della dipendente, cui è stata diagnosticata Tbc, né da parte delle autorità sanitarie competenti segnalazione di patologia tubercolotica, di cui sarebbe stato affetto un familiare dell’infermiera. Tutti gli altri aspetti relativi alla vicenda saranno chiariti nelle opportune sedi con le quali il Policlinico Gemelli sta collaborando fattivamente, fornendo i necessari chiarimenti che di volta in volta vengono richiesti. La Direzione del Policlinico dichiara altresì che massima è stata l’attivazione della struttura sin dalla insorgenza del problema".
Roma, 29 agosto 2011            Avv. Daniela Conte
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COMMENTI (1)

Da Codici, Centro per i Diritti del Cittadino
Inviato il 12 settembre a 17:23
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L’associazione Consumatori Codici, Centro per i Diritti del Cittadino, sta raccogliendo le adesioni dei genitori coinvolti nella vicenda della Tubercolosi al Gemelli per avviare una class action. Potete lasciare i vostri recapiti al seguente indirizzo e sarete ricontattati al più presto: [email protected]