Margherita Hack bandita dai bigotti
A Mezzolombardo, nel ventunesimo secolo, c’è gente che pensa che far parlare Margherita Hack di bioetica e di testamento biologico sia “offesa ai valori religiosi e alla dottrina della Chiesa Cattolica”, tanto da arrivare a vietarle l’uso del Teatro San Pietro, dove era prevista una sua conferenza il prossimo 6 aprile.
A quanto mi risulta, il Teatro era stato donato dalla Chiesa al Comune, che l’ha ristrutturato e dato in gestione al comitato parrocchiale. Il Teatro, quindi, non è di proprietà della Chiesa.
Eppure è proprio una parte di questo comitato che si è opposta ad accogliere la Hack al Teatro e quindi impedire a tutti i cittadini, anche ai non cattolici o ai cattolici che vorrebbero essere liberi di sentire cos’ha da dire la Hack. Si è opposta facendo appello alla clausola del contratto di comodato gratuito che parla di “non consentire lo svolgimento di spettacoli che possano recare offesa ai valori religiosi e alla dottrina della Chiesa Cattolica”. Clausola probabilmente pensata per evitare spogliarelliste vestite da suore o proiezioni di Brian di Nazareth. Ma la Hack non si spoglierà e non mostrerà filmini irriverenti di Monty Python, per quel che ne so: esporrà il suo punto di vista sulla bioetica, sul quale ha scritto un libro, “La stella più lontana”.
La vicenda è raccontata in dettaglio in questo articolo. Se qualcuno è in grado di spiegarmi perché far parlare un’atea di bioetica è offensivo per la Chiesa Cattolica, e come questo divieto si concilia con la tolleranza delle idee e delle fedi altrui così spesso invocata dai credenti, lo faccia nei commenti. Io cercherò di approfondire nei prossimi giorni.
Comunque sia, atteggiamenti di questo genere sono un autogol colossale. Non voglio fare di tutt’erba un fascio: tanto per fare un esempio contrario, la conferenza sul creazionismo che ho coordinato a Lugano con gli amici del CICAP Ticino (video) è stata ospitata senza problemi dalla sala parrocchiale locale. Ma essere bigotti e intolleranti è il modo migliore per alienare i giovani. Non basta mettere il Papa su Twitter per essere al passo con i tempi. Mah.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.