Chissà perché non bisognerebbe considerare le risposte dell’assessore all’ambiente Alessia Manfredini, dopo tutte le critiche rivolte proprio a lei. Sotto, il testo integrale dell’intervento.
Sei frasi forse appuntate su bigliettini durante colloqui legittimi. Diffuse alla stampa direttamente o tramite terzi senza un contesto di riferimento. E’ questo quello di cui stiamo parlando. E’ questo l’oggetto di questa Commissione Vigilanza a cui certamente non mi sottraggo per profondo senso istituzionale e di responsabilità, per la volontà di chiarire una volta per tutte questa polemica strumentale sul nulla costruita a miei danni. Il dottor Zamboni ha percepito e giudicato i contatti intercorsi con lui come ‘pressioni’. In base a quale motivazione? Non sono state certo minacce, come ha detto lo stesso dottor Zamboni: ci sarebbe un procedimento nelle sedi opportune, non una denigrazione mediatica. Si tratta, invece, di valutazioni politiche, di opinioni politiche. Ed è su questo che sono stata messa pubblicamente sulla graticola.
Detto questo, mi si chiede se ho detto quelle frasi? Io non trascrivo le telefonate, anche se potrei avere detto quelle frasi, certamente ce ne sono molte altre che non si è ritenuto di rendere pubbliche.
Tra l’altro, poiché non sono abituata a fare monologhi al telefono certamente anche il mio interlocutore durante la conversazione poneva delle domande e interagiva con me, forse con la volontà in seduta stante di prendere appunti e ponendo drammaticamente e in silenzio un problema di fiducia a senso unico.
Se il linguaggio non è sembrato consono e ha urtato la sensibilità del dottor Zamboni me ne scuso, ma rivendico la legittimità di aver telefonato al presidente di una società Controllata (indicato dalla politica) per condividere l’indirizzo dell’Amministrazione, non nuovo tra l’altro, sull’inceneritore e cercare di ricondurre tutti alla partecipazione nella stessa data (per di più proposta dallo stesso Presidente Marcello Ventura) per affrontare al meglio il tema dell’inceneritore, come fatto nella Commissione Ambiente del 18 marzo scorso. Un richiamo legittimo al buon senso. Che rifarei dentro un normale rapporto di fiducia tra politica e chi è indicato dalla politica.
Fa parte del ruolo di un Amministratore avere relazioni con i rappresentanti delle partecipate e delle controllate nell’ottica di indirizzo e controllo previsto dalla legge. Fa parte del ruolo di un amministratore capire se i vertici delle partecipate e delle controllate seguono gli indirizzi espressi dalle istituzioni che li ha indicati, indipendentemente da chi le rappresenta, se ne condividono la direzione e i progetti. Le dimissioni annunciate prima che rassegnate dal dottor Zamboni hanno certificato in ritardo questa distanza.
Stupisce che in questi otto mesi il dottor Zamboni non abbia mai manifestato all’amministrazione comunale alcuna perplessità sulle politiche dell’Amministrazione circa la gestione dei rifiuti in forma verbale o scritta a me o al Sindaco, forse sarebbe stato utile oltre che un dovere. Rispetto alle tanto discusse lettere inviate al Governo, lettere che rivendichiamo e che erano dovute a seguito di un indirizzo votato dal Consiglio comunale a novembre, rivendichiamo l’espressione utilizzata per descrivere l’inceneritore, ovvero ‘meno performante’, la stessa espressione utilizzata da Regione Lombardia nella delibera di marzo 2014 contenente i dati di Regione Lombardia e Arpa sull’efficienza energetica, che ha dato il via all’accordo sottoscritto proprio dall’ex sindaco Oreste Perri, dall’ex Presidente della Provincia Salini e dall’Assessore regionale Terzi per il tavolo di lavoro sul decommissioning. Ma questo forse consiglieri e media locali non se lo ricordano.
Questa vicenda ha investito la mia persona di polemiche mediatiche strumentali e fuori misura, di illazioni che non hanno nulla a che fare con la normale e sacrosanta dialettica politica tra maggioranza e opposizione. In queste settimane si è andati oltre. Sto valutando eventuali atti a tutela della mia persona e della mia onorabilità.
Voglio concludere ribadendo ciò che mi ha spinto, mi spinge e mi spingerà in questa bellissima esperienza politica: il bene comune. Il mio, il nostro, faro quotidiano. Rispondere alle domande e alle esigenze dei cittadini è quello che continuerò a fare, fuori da ogni polemica strumentale e autoreferenziale.