Tema : Good Vibration

Da Svolgimento @svolgimento
Sez. Your FetishSvolgimento


Mi salutò come sempre aveva fatto. Un unico gesto con gli occhi, seguito da uno movimento impercettibile del mento. Senza che nulla potesse trasparire dal suo gelido sguardo. Sentimento? Amore? Parole e sostanza a lui del tutto sconosciute. Solo pura effimera consuetudine. Andava via per il suo solito giro d’affari. Almeno così lui diceva, e di certo poco m’interessava sapere se fosse vero. Chiuse la porta dietro le sue spalle e sentii aprire la mia. Aprivo la mia di vita. Mi appropriavo di quello che quotidianamente mi veniva sottratto, giorno dopo giorno, e sapevo che ne avrei goduto. Eccome, se ne avrei goduto.

Mi preparai un bagno caldo. In attesa che la vasca si riempisse decisi anche di dar fondo alla mia riserva personale di puro libanese. Mentre m’immergevo pian piano, nella acqua sopportabilmente calda, un brivido di piacere s’impresse lungo la schiena. Il contatto con l’acqua distese i miei muscoli contratti da giorni di tensione accumulati dal quotidiano caos casalingo. Sentivo l’effetto del joint salirmi. Era meraviglioso. Mi sentivo completamente rilassata ed estremamente a contatto con me stessa.La mia mente scorreva veloce, come ogni singola cellula nel mio corpo. Affondai la testa sott’acqua trattenendo il fiato per po’. Sentivo il mio battito lento e potente e quel rumore sordo del sangue che scorre veloce nel circolo obbligato. Riemersi. Il vapore aveva creato una nebbia avvolgente profumata all’aloe, nel bagno scarsamente illuminato. Adoravo questa eterea sospensione, un umido calore protettivo. Tutto così rallentato, in assoluta simbiosi con il mio corpo.
Mi divertivo far scorrere l’acqua sul mio capo reclinato sul bordo della vasca. Poi premevo con forza la spugna imbevuta per farla scivolare sui seni turgidi. Mi eccitava da morire. Sembrava il leggero erotico tocco di dieci uomini. O così mi piaceva immaginare. La situazione era molto stimolante.Mi sollevai in piedi e continuai l’operazione. Questa volta più in giù. Premevo con forza la spugna sulla pancia. L’acqua calda fluiva veloce sul mio sesso gonfio ed eccitato e le mie cosce vibravano ad ogni cascata. Mi guardai allo specchio, piazzato di fronte, che se pur appannato riuscì a riflettere il mio corpo, che ancora aveva tante cose da dire. Avevo dimenticato il sublime piacere che ero ancora in grado di darmi. Seppellito da anni di umili e tristi vicissitudini familiari. Mi assalì improvviso. Impetuoso come mille cavalli lanciati al galoppo. Il mio corpo rispondeva e vibrava alla vita. Vibrava, vibrava…l’intera stanza sembrava vibrare all’unisono a quei soffici affondi…sempre più forti e possenti…dio mio! Li sento. Sento quei colpi, nel mio corpo in fibrillazione. Sento quei colpi sulla mia pelle, nelle mie tempie, nei miei timpani. Li sento, li sento, li sento…sento la porta del bagno che sta per abbattersi…ma porca di quella miseria!!!“Mammaaaaaaaaaa…ti prego apri subito!!! Fai prestoooo…mi scappa la caccaaaaaaaaa…mammaaaaaaaaa…apriiiiiiiiiiiii….”Gli scappa la cacca. Gli scappa la cacca. Il messaggio di allarme arrivò al mio cervello in momentaneo overflow.Le giocose luci della scintillante giostra si spensero per sempre. I cavalli selvaggi rinchiusi di nuovo nei loro recinti....e caddi come mamma morta cade.Roberto Testa

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :