C’erano una volta le espadrillas, le calzature fatte di tela con suola di sparto (una fibra naturale intrecciata), e ci sono ancora!
Le versioni sono praticamente infinite per colori, applicazioni, fantasie, materiali e modelli, anche con zeppa. Inventate quasi due secoli fa dai pescatori della costa basca (anche se le origini sembrano risalire all’epoca romana) da allora sono state le calzature più indossate in Spagna da uomini, donne, bambini, ricchi, poveri e artisti come Picasso, Dalì e García Lorca.
E, dopo il boom degli anni ’80, eccole tornate nelle due versioni: rasoterra e con zeppa. Le espadrillas classiche sono le ultra flat, versione sporty, soft o carioca, da indossare in contesti molto informali e abbinate a jeans, abiti sportivi ma soprattutto con short e maxi t-shirt. Per i colori? Partite da un classico blu o rosso e proseguite con modelli a strisce multicolor, o quadrettato vichy, a fantasia floreale o esotica, con applicazioni di fiocchi o pizzo.
Se invece preferite essere più sofisticate optate per la versione con zeppa nata dall’incontro, nel 1972, tra i produttori di espadrillas Castañer e Yves Saint Laurent. Con colori fluo o con tonalità pastello, in cuoio o con una cascata di applicazioni, non potrete farne a meno proprio come una parisienne in vacanza a Saint-Tropez o a Ibizia, in barca tra le isole della Grecia o semplicemente per essere glamour anche sull’asfalto ardente della città.
Una scarpa che con le due versioni interpreta perfettamente lo spirito libero e la voglia di libertà delle vacanze estive.