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NB: il link scienzamarcia.altervista.org/wifi.html sarà attivo tra qualche ora.
TENIAMO LE RADIAZIONI LONTANE DA NOI E DAI NOSTRI FIGLI
Come genitore di un alunno iscritto a questa scuola sono fortemente preoccupato dal progetto dei ministri Brunetta e Gelmini per incrementare la presenza dei computer a scuola e per collegarli a internet con una rete WiFI, ovvero con radiazioni che hanno un impatto non indifferente sulla salute della gente, e dei bambini in particolare [1].
Eppure in Austria il WiFi è stato vietato nelle scuole, la Germania raccomanda ufficialmente dal 2007 di preferire le connessioni via cavo al posto del Wifi, in Gran Bretagna dopo un primo momento in cui tutte le scuole facevano a gara per dotarsi di WiFI, adesso si iniziano a smobilitare gli impianti WiFi per le preoccupazioni dei genitori e per i malesseri accusati da alcuni docenti, alunni e impiegati. Anche in alcune scuole francesi sono stati eliminati di recente le connessioni WiFi. [2]
In Europa, il 16/12/2009, la giustizia ha assunto una posizione che riconosce un collegamento di causalità tra il tumore e l’esposizione professionale ai campi elettromagnetici (cellulari, WiFi, radiazioni da antenne di telefonia, ripetitori per radio e televisione).
Centinaia e centinaia di studi scientifici internazionali espongono le varie forme di tossicità ed anche istituzioni ufficiali, l’Agenzia Europea per l'ambiente e il Parlamento europeo, denunciano la tossicità della telefonia mobile e del WiFi.
I sintomi più lievi sono mal di testa, nausea, perdita di appetito, depressione, irritabilità, disturbi del sonno, vertigini, perdita di concentrazione, dermatiti. Quelli più gravi nel caso delle radiazioni da cellulare e/o da antenne sono il tumore al cervello e ad altri organi e le malattie autoimmuni. Il rischio di ammalarsi dipende da fattori di sensibilità personale, ma è correlato alla durata dell'esposizione ai campi elettromagnetici.
Per il WiFi, tecnologia recente, abbiamo pochissimi dati perché si possa dimostrare che anche essi possano causare forme di tumore, ma proprio per questo, per precauzione, certe radiazioni andrebbero tenute lontane dagli alunni. Se una scuola installa il WiFi gli alunni sarebbero sottoposti a tali radiazioni per 30 ore a settimana, ed è noto ai medici che i soggetti maggiormente sensibili agli effetti nocivi delle radiazioni sono proprio i più piccoli, i bambini e gli adolescenti.
Il sogno del ministro Brunetta di installare WiFi in tutte le scuole primarie (elementari) e di dotare ogni bambino di un computer appare quindi in realtà un vero e proprio incubo. Per altro in molte scuole d'Italia non si hanno soldi nemmeno per pagare le fotocopie ed il finanziamento a tale progetto lascia alquanto perplessi.
Qual'è poi l'utilità di tutto questo? Serve davvero tanto a livello didattico il computer per insegnare a bambini di 6-10 anni? E' davvero così utile a dei bambini avere il collegamento a internet? Non basta un collegameno via cavo (e quindi senza radiazioni) in un'apposita aula di informatica?
Il governo ha emanato una circolare per indurre le scuole a prenotarsi per avere diritto ai finanziamenti per installare il WiFi, occorre quindi come genitori, come docenti e come impiegati spiegare ai rappresentanti in consiglio di Istituto ed ai dirigenti scolastici i pericoli che si corrono nell'effettuare tale prenotazione.
Per avere ulteriori informazioni e per visionare tutti i dati sulla nocività dei collegamenti wireless si possono visitare tutti i link presenti alla pagina scienzamarcia.altervista.org/wifi.html.
Il sottoscritto si rende disponibile a fornire sia su carta che su CD-Rom tutta la documentazione del caso.
[1] a)http://www.renatobrunetta.it/2011/04/20/scuola-digitale-brunetta-e-gelmini-lanciano-scuole-in-wi-fi/comment-page-1/#comment-22396 b)http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=148538&sez=SCUOLA
[2] a)http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/11/wi-fi-disattivato-in-scuole-universita.htm
b)http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/12/nelle-scuole-inglesi-docenti-e-genitori.html
c)http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/11/la-cittadina-di-herouville-saint-clair.html
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