Da Elvis a Paul McCartney, teorie del complotto nella musica: vivo o morto?
Le teorie complottiste possono pervadere qualsiasi campo del sapere, anche esulando da quello prettamente scientifico. Ne è un esempio il mondo della musica: negli anni, si sono susseguite le leggende più diverse sulla presunta morte di celebri idoli delle folle, che sarebbero stati sostituiti da abilissimi sosia. Al contrario, vige anche la leggenda metropolitana opposta: alcune grandi star sarebbero ufficialmente morte, ma in realtà sghignazzerebbero dell’ingenuità dei propri fan godendosi la vecchiaia in qualche paradiso tropicale. Nonostante la scarsa attendibilità delle suddette leggende, sono ancora molte le persone che credono che alcuni dei più famosi artisti a livello mondiale siano, rispettivamente in base alle singole situazioni, ancora vivi o tragicamente morti da anni all’ insaputa del pubblico.
Paul McCartney – da Wikipedia
P.I.D. – Paul Is Dead
La leggenda della presunta morte di Paul McCartney è una delle più famose della storia della musica. Nella notte del 6 novembre 1966, l’artista sarebbe uscito dalla sala prove dopo una lite con gli altri tre membri del gruppo e avrebbe dato un passaggio a una ragazza di nome Rita. Apparentemente, la ragazza sarebbe scappata di casa perché incinta e, una volta scoperto che alla guida c’era McCartney, avrebbe reagito con un’enfasi tale da spaventare il membro dei Beatles. La reazione avrebbe portato McCartney a sbandare e a far schiantare l’auto contro un albero, che avrebbe preso fuoco subito dopo, uccidendoli entrambi. Il resto del gruppo avrebbe quindi sostituito il musicista morto con il sosia William Stuart Campbell, facendolo sottoporre ad una plastica facciale per ridurre al minimo le possibilità che l’inganno venisse scoperto. Da quell’anno, il gruppo avrebbe evitato di esibirsi in pubblico perché Campbell era leggermente più alto di McCartney.
I complottisti vedono, nella discografia dei Beatles successiva al 1966, numerosi indizi che comproverebbero la morte di Paul e la sua sostituzione per non rischiare di vedere il gruppo sciogliersi. Per citarne un paio, ma la lista potrebbe davvero diventare lunghissima, la copertina di Revolver, con McCartney di profilo, o la canzone I am the walrus, in cui si dovrebbe sentire, tramite l’ascolto al contrario, parole simili a “Paul is dead”. La teoria, però, poggia su numerose incongruenze, come il dialogo che sarebbe avvenuto all’interno dell’auto, le copertine degli album incriminati, quasi tutti antecedenti alla data del presunto incidente, e soprattutto la difficoltà di istruire vocalmente un ipotetico sosia per renderlo identico al Beatles ipoteticamente morto.
Elvis invece è ancora vivo…
Da un artista vivo che alcuni pensano morto, si passa al caso opposto con la figura di Elvis Presley. Il cantante di Memphis è deceduto il 16 agosto 1977, ma negli anni sono diventati famosi i numerosi “avvistamenti” dell’artista in tutto il mondo. La teoria del complotto in questo caso ipotizza che il cantante stia trascorrendo i suoi anni in qualche remota località USA, nascosto dal mondo; tuttavia, è da considerare che molti dei presunti casi di “resurrezione” di Elvis possono coincidere con la presenza di semplici e banali sosia, escludendo alcuni episodi al limite dell’assurdo, come quando un uomo dichiarò di essere Elvis reincarnato a causa di un intervento che implicava nientemeno che gli UFO. La teoria sostiene che la morte della rockstar non sia stato altro che un banale espediente per ritirarsi dalla vita pubblica, per poi presentarsi addirittura al proprio funerale ridacchiando all’idea di una commemorazione che, in quel caso, sarebbe stata priva di senso. Questa teoria, non paga di pensare al Re che nel 2015 festeggerebbe i suoi presunti ottant’anni all’insaputa del mondo, riporterebbe anche delle prove che fugherebbero ogni dubbio sulla (non?) morte del King of Rock. Tra esse, possiamo trovare le foto del cadavere che non somiglierebbe affatto a quello della star di Memphis, alcune incongruenze nelle dichiarazioni al momento della morte del cantante riguardanti il suo aspetto e sui modi di ritrovamento del cadavere, e anche il peso della bara, secondo la teoria eccessivamente leggero rispetto all’effettiva corporatura del cantante, che sarebbe quindi stato sostituito da un manichino.
…e anche Michael Jackson
Dal re del rock si passa al re del pop. Infatti, ultimo ma non ultimo, un’altra star la cui leggenda viaggia sul filo tra la vita e la morte è Michael Jackson. Jackson è sicuramente uno degli artisti più chiacchierati degli ultimi decenni, e le leggende su di lui sono incredibilmente numerose. Una delle prime e più famose riguarda un presunto intervento dell’artista per “sbiancare” la pelle, passando quindi dall’essere di colore a diventare bianco. Nonostante la leggenda abbia avuto negli anni una forte risonanza, il mistero è presto svelato in modo del tutto naturale, mettendo al bando trattamenti estetici chimici o fisici: Michael Jackson soffriva di vitiligine, una malattia che impedisce ad alcune cellule la produzione della melanina, causando delle macchie sulla pelle di colore bianco e di diversa estensione.
In secondo luogo, anche di Jackson si dice che, esattamente come Elvis, sarebbe vivo e vegeto in qualche località (si parla di USA come di Ungheria), nonostante la sua morte sia avvenuta nel 2009. Esattamente come nel caso del re del rock, anche per Jackson redivivo non mancherebbero gli avvistamenti, fino a sospettare che si nasconda sotto le spoglie di un uomo affetto da ustioni. Gli avvistamenti sono stati così numerosi che, negli anni, sono stati creati siti web ad hoc per “documentarne” l’effettiva attività nel mondo dei vivi.