
Ci sono posti della città che sono stati campagna, poi discarica, poi rifugio di tossici, poi tentativi di parco-giardino. Si deve apprezzare il tentativo, io credo. Si deve provare a vedere degli archi in questa fotografia, e paceamen il casermone, chiamiamolo Trionfo di Periferia e facciamoci andare tutto bene. In questi giorni in cui le faccende su cui poter avere il controllo sono poche, ma proprio poche poche, ho provato a cambiare un piccolo fattore. Ci sono riuscita? insomma. Non è stato proprio un trionfo, ma un quasi. Si vive tutti di quasi e si sorride tirati e malcomune eccetera, no?. Quest'ultima frase conferma la reputazione (?! buahha) zen che ho quando ci sono di mezzo uno schermo e una tastiera. Se scrivo esco così, al massimo un po' buffona. Poi succede che mi sposto da qui a fuori (Città, Provincia, giornata, famiglia, affetti, vita vera insomma), mi sposto fisicamente intendo, e non sono zen per niente e chi mi conosce lo sa. Oggi sul Viaggio emotivo si parla di provincia, di fughe, di amore e di guerra, di fotografia, luoghi del quotidiano, proiezioni dell'interiorità sull'ambiente. E' il progetto Baci dalla Provincia di Simone Massera. Interessante, secondo me. Anzi, a dirla tutta, per me è proprio commovente quest'operazione, nella sua apparente semplicità. Buona lettura, se ne avete voglia.






