Magazine Cinema

Terry Gilliam

Creato il 17 agosto 2011 da Alejo90
Monty Python e il Sacro Graal (Monty Python and the Holy Grail) (1975) - co-diretto con Terry Jones
Jabberwocky (1977)
I banditi del tempo (Time Bandits) (1981)
Monty Python - Il senso della vita (The Meaning of Life) (1983) - co-diretto con Terry Jones
Brazil (1985) - 3/5
Le avventure del Barone di Münchausen (The Adventures of Baron Munchausen) (1988)
La leggenda del re pescatore (The Fisher King) (1991)
L'esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys) (1995)
Paura e delirio a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas) (1998)
I fratelli Grimm e l'incantevole strega (The Brothers Grimm) (2005)
Tideland - Il mondo capovolto (Tideland) (2005)
Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo (The Imaginarium of Doctor Parnassus) (2009)
Gilliam (1940), statunitense di origine, ma naturalizzato britannico, è l'unico membro non inglese dell'ensemble comico Monty Python, con cui ha iniziato la sua carriera. Co-dirigendo i due film del gruppo, ha scoperto la sua vena registica, ed ha realizzato film personali e fantasiosi, fantascientifici ed onirici, ma di un tipo diverso di fantastico rispetto al fiabesco burtoniano: una vena più grottesca e satirica attraversa tutta la sua produzione, che cela oscurità e nefandezze sotto una coltre di magico surrealismo.
-Brazil
USA 1985 - fantastico/fantascienza - 131min.
Luogo e anno imprecisato (prossimo futuro?). Un errore di battitura di un nome (Buttle invece di Tuttle) causato da un impiegato al lavoro in una centrale operativa che controlla tutta la società, innesca una serie di eventi che porteranno il tranquillo impiegato Sam (Johnatan Pryce) ad opporsi ad un governo totalitario ed alienante. Tra gli altri strani personaggi che popolano questo mondo, conoscerà anche questo fantomatico Tuttle (Robert De Niro), idraulico che opera al di fuori del sistema e per questo ricercato come pericoloso criminale.
Strampalata commistione di sci-fi e noir, avventura e commedia, a metà strada tra il Burton più gotico e Blade Runner, è l'immaginazione surreale e spassosa di una società totalitaria del futuro. Molto divertente, ma anche parecchio angosciante e pessimista (in special modo nel finale), ha parecchie buone idee, scenografiche e musicali soprattutto, ma non sa dosare adeguatamente i suoi ingredienti: la lunga durata lo rende prolisso, e le frequenti parentesi oniriche di Sam, pur stravaganti, sono un inutile riempitivo.
Vale comunque la pena di vederlo anche per De Niro, nella (breve) parte più originale della sua carriera.
Chi non apprezza i film onirici e surreali ne stia alla larga.
Voto: 3/5

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :