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Teseo pinkerton

Da Nivangiosiovara @NivangioSiovara

TESEO PINKERTONSettimanedi bonaccia, la solita storia del dio che non vuole che il tale eroeparta dacché il suo di lui antenato sacrificò un montone che avevala scabbia ed il nume indignato promise di vendicarsi sulla progenieper 77 generazioni ed eccoci qui. Poi, Eolo, grato invece al medesimoantenato dello stesso tale eroe in quanto amante della scabbia, dicerto annoiato, passando di lì, distrae con una finta di gota iltenace Poseidone. Soffia, soffia forte, Eolo. Pure troppo. Vola, volail trireme di Teseo, oltre Suez, oltre il mar Rosso, giù, finoall'Oceano Indiano.Poseidoneha soltanto il tempo di scorgere con la coda dell'occhiol'imbarcazione sfilare veloce attraverso l'orizzonte.Fafinta di niente, Eolo. Fischietta. Alza vortici. Spiagge, castelli di scabbia. Quant'è carino, Eolo, quandofischietta.Poseidonese ne frega di quanto sia carino, Eolo. Lo minaccia con il tridente.Ecco, allora, Eolo, messo alle strette, pensa d'ingannarlo ripescandoun imbarcazione a caso dal mare Lorum, ma nienteniente tutto questocozzare di déi ha spalancato un'inquietante voragine dimensionale.Pesca questa nuova nave da chissà dove/quando, la sistema dov'eraquella di Teseo. Pensa di farla a Poseidone. Questi sospetta d'esserstato ingannato, ma improvvisamente ha fretta, tritone in spalla,deve correre da Ippolita, che grida come una menade invasata. Nons'accorge che la nave che Eolo gli ha ripescato altro non è che ilvaporetto di Pinkerton.Teseogiunge di fronte all'isola. “Creta! Creta!” grida l'equipaggio.La terra che sta loro di fronte, poggia sul dorso di un grosso pesce,ma sulle prime nessuno pare accorgersene, altrimenti non sarebberosbarcati così a cuor leggero.Pinkertongiunge di fronte all'isola. “Giappone! Giappone!”, gridal'equipaggio. Lassù, Minosse, non ha proprio la faccia da Hiro Hito,ma non se ne accorgono subito, altrimenti non sarebbero sbarcaticosì, a cuor leggero.Cos'avrannopoi, sempre, da gridare, gli equipaggi di queste navi? Che se sistancan sempre così presto d'andare in mare, si risolvano a trovarsiun posticino in una stazione di montagna. Allosbarco, a Teseo va meglio di quello che pensava. Pare proprio che –almeno al momento – non lo inviino con i compagni a farsi divorareda una bestia immonda in mezzo ad un labirinto. “Strana gente”,comunque, pensa. La popolazione, lui, nella sua testa, se la facevapiù minoica. In mancanza di altro da fare, ecco Eros sparare freccea cazzo e a Teseo fanno sposare l'indigena in quando indigena ed esotica in quanto esotica, Chocho-San.Allosbarco, a Pinkerton, va peggio di quello che sperava. Niente affari,niente commercio, niente geisha. “Strana gente”, comunque, pensa,lui, nella sua opinione, pensava di trovare il popolo indigeno un po'più nippocipangico. Dopo una lauta cena, invitati dal Re in persona,invece del dolce, Pinkerton e il suo equipaggio vengono sbattuti inun labirinto dove un mostro mezzo uomo mezzo animale pare proprioabbia intenzione di far di loro banchetto. Pensano: invece di sfamarenoi, il Re non avrebbe potuto dar alla bestia tutto quel bendidiosenza farcelo passare attraverso lo stomaco? Così, per eliminare unpassaggio. Pareva più conveniente.S'aggira,nel frattempo, frastornato ma colmo di speranza e di buoni auspici,il troiano errante. Ma, dico io, non poteva restarsene a casa,costui? Ci si mette pure questo.Arianna,segretamente innamorata dell'albionico Pinkerton, bellezza di tipodorico, fugge da palazzo, raggiunge il battello, ancorato in rada.Accende i motori. Appesta l'aria. Il filo di fumo di Arianna guidaPinkerton fuori dal labirinto. Teseoparte, dopo aver ammazzato due demonietti scintoisti, mollaChocho-San, perché tutta questa faccenda gli sa d'inganno.L'abbandona su di un'isola che gli fa tanto Cipro, capitale Manila.Pinkertonapprofitta dello stato confusionale di Arianna per darsela a gambelevate ed evitarsi complicazioni sentimentali. Ha il cuore freddo, costui. "Forse", pensa, "tornerò. Di certo, tornerò. Certo, sarà troppo tardi."Chocho-Sanviene salvata da Dioniso, che arriva provvidenzialmente a bordo di uncarro trainato da pantere.Ariannasi da al Sakè. Ma di brutto.All'improvvisosbarca al suo cospetto l'errante troiano, che coglie la giovanenell'atto di suicidarsi: “Lascia Roma al suo destino di dominio”,dice Enea, vedendola esitante. E spingendo i pugni di lei strettisull'elsa, affonda la lama nel suo corpo, lasciandolo esanime. Comedire: morto.Levele non vennero issate, dacché il vaporetto ne faceva benissimo ameno. Egeo si getta dalla rupe, Dedalo in volo lo raccoglie, losalva, lo piscia nel Nilo.Ilbattello di Pinkerton doppia capo di Buona Speranza, pirateggia iltrireme di Teseo. Lo affonda. Spara una cannonata a Dioniso e allesue cazzo di pantere. Chocho-San viene fatta prigioniera. Lariscattano degli amici di Tiro, le consentono di fondare Cartagine.Teseo si salva, naufraga sulle sponde del Tamigi ed invoca vendetta. Nemesi: Icaro precipita in fiamme dal cielo e brucia Londra. Nerone fischietta con Eolo.Didone, trovato il sito occupato, fonda Pyong-Yang.La scena si chiude con il duello Pinkerton-Teseo. Arbitro è Stephen Dedalus. Trema, Roma !!!

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