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Tetano prevenzione e cura

Creato il 31 agosto 2013 da Catanesefra

tetanoIl tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un bacillo gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, che di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Il tetano provoca una paralisi che inizia da viso e collo e raggiunge gli arti passando per torace e addome. L’infezione si contrae attraverso la contaminazione di tagli o ferite con le spore del batterio.

Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra.

Tetano
Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.

Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.

Il periodo di incubazione può variare da 2 giorni a mesi, ma è mediamente di 14 giorni; la sua durata è condizionata dal tipo, dall’ estensione e dalla localizzazione della ferita. Solitamente, la severità della malattia è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo di incubazione.

Tetano
Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali.
Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore..

La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario. Il trattamento della forma generalizzata richiede il ricovero ospedaliero e consiste, oltre che nelle cure della ferita, nella somministrazione di siero antitetanico e soprattutto nel tentativo di sciogliere le contratture mediante miorilassanti. L’obiettivo è scongiurare l’asfissia in attesa che cessino spontaneamente gli effetti della tossina.  Dopo una lesione cutanea, soprattutto se profonda o contaminata da feci, terra o saliva, è buona norma disinfettare immediatamente la ferita. La prevenzione del tetano si attua con la vaccinazione antitetanica.

Tetano

articolo tratto dal Ministero della Salute


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