A cosa sia dovuta la prostrazione con la quale il telegiornale della rete ammiraglia Rai tratta il capogruppo alla Camera del Pdl Renato Brunetta è difficile da capire, ma è evidente a chi segue almeno talvolta il notiziario diretto da Mario Orfeo che l’esponente del centro-destra fedelissimo di Berlusconi abbia un trattamento che travalica il favore. Non passa edizione del Tg1 che non si citi una sua frase, che non venga intervistato o che, in qualche modo, venga tirato in ballo anche laddove non ve en sarebbe il minimo bisogno.
Luigi Gubitosi - Direttore Generale RAI
Eppure Orfeo potrebbe essere in qualche modo inquadrabile in area avversa da Brunetta, sia per le sue esperienze editoriali (nasce giornalisticamente a Repubblica) sia per le modalità della sua nomina a direttore del telegiornale di Rai1, per la quale collezione due voti contrari dai consiglieri in quota Pdl (ma anche altrettanti dai consiglieri di nomina Pd). Pur ammettendo, però, una sua conversione strada facendo rimane inspiegabile tanta esagerata sudditanza.
Mario Orfeo - direttore Tg1
Brunetta, però, negli ultimi tempi si è dimostrato grandemente “attento” alle questioni Rai, specie quelle di Rai1, intervenendo più che spesso su vari argomenti legati all’emittente pubblica e, in particolar modo,su questioni legate ad atti del direttore generale Gubitosi, sia con interrogazioni che con esposti senza dimenticare il suo blog che, risulta, piuttosto seguito. Brunetta, quindi, ripaga tante amorevoli cure da parte della Rai con una sorta di accanimento? Non esattamente. L’accanimento si ferma alle parole, mai sono seguiti fatti. Pare che il metodo sia quello del bastone e la carota e Gubitosi, la cui nomina non è delle più forti essendo stato indicato da Monti in persona, forse preferisce tener buono il parlamentare veneziano che, dal canto suo, continua a ricordargli che è molto meglio averlo come amico che come nemico. Può essere una spiegazione in questo mondo di uomini piccoli piccoli, e non mi riferisco alla statura.
Luca Craia