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The Big Wedding, un matrimonio cui non partecipare!

Creato il 30 giugno 2014 da Marianocervone @marianocervone
The Big Wedding, un matrimonio cui non partecipare! Se siete tra coloro che questo week-end sono andati al cinema a vedere The Big Wedding, allora di certo avrete compreso il perché una commedia con un cast di tutto rispetto abbia invece avuto un’uscita estiva. Non bastano infatti Robert De Niro e la bravissima Diane Keaton, e nemmeno la sempre splendida Susan Sarandon a salvare quello che di fatto è un film noioso. Sulla falsariga di una commedia della compianta Nora Ephron, il film è il remake di una pellicola francese di successo del 2006, Mon Frère se Marie, che molto risente dell’impianto del film originario, con una lentezza, e forse anche inutilità, di alcune scene del tutto estranea ai ritmi statunitensi. Un film corale che ai tre veterani del cinema hollywoodiano vede affiancarsi stelle nascenti come Amanda Seyfried, Ben Barnes, Topher Grace e la reginetta delle commedie romantiche, di recente un po’ in ombra, Katherine Heigl. La storia: la coppia De Niro-Keaton divorziata ormai da anni, fa vite completamente separate, lui, artista egocentrico e donnaiolo, convive ormai con l’avvenente Bebe (Sarandon), ossessionata dai carlini. I due si ritrovano in occasione del matrimonio del figlio adottivo Alejandro (Barnes), il quale, per l’occasione, ha invitato la religiosissima madre naturale, la quale si aspetta che il figlio abbia condotto una vita morigerata e retta, in un ambiente in cui si sentono fortemente quei valori della famiglia tradizionale. Tra il disappunto di Bebe, De Niro-Keaton dovranno fingersi ancora felicemente sposati per il week-end. Diretto da Justin Zackham, il film non riesce ad amalgamare commedia e dramma, alternando sketch divertenti a scene melense e noiose, e a niente vale la presenza di Robin Williams nel ruolo di parroco. Straordinaria la Keaton, la quale però (eternamente vestita di bianco), dal 2003 ad oggi è rimasta un po’ ingabbiata nel ruolo di donna sola in carriera implicata in insolite beghe familiari. Così come De Niro, che da Ti presento i miei, pare che l’unico ruolo che riesca ormai ad interpretare sia quello di padre stravagante e un po’ pasticcione. Il solo plauso va forse a Susan Sarandon, la quale nella sua carriera, anche recente, è riuscita a rivestire sempre egregiamente ruoli disparati, da strega cattiva in Come d’Incanto, anticipando le varie Jolie, Roberts e Theron, a moglie tradita e ossessiva nel thriller Le verità negate, passando per commedie leggere e drammi. Qui interpreta una donna libera, vanitosa e disinibita, e lo fa con il fascino e l’eleganza di una donna di quasi settant’anni che sembra ancora una ragazzina, e non è mai volgare. The Big Wedding insomma non decolla, ad oltre un’ora di film ci si chiede quasi perché aspettare per un finale scontato, rimpiangendo di non essere entrati nella sala dell’horror estivo di turno.

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