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THE HUMAN CENTIPEDE – FIRST SEQUENCE (2009) di Tom Six

Da Close2me

The-Human-CentipedeLa poetica della nuova carne, cara ad un maestro indiscusso di cinedeliranti visioni come David Cronemberg, sembrava essersi stancamente arenata su un lavoro, tanto complesso quanto imperfetto, come Crash (1996).
Fortunatamente anche l’Olanda vanta sinceri estimatori di forme narrative trasversali, incaute , oscure ed inquiete prossime alla stilizzazione più essenziale, fattore identificativo dell’autore di Toronto, che ha fatto del dettaglio scomodo (del corpo o dell’anima non ha importanza) il marchio di fabbrica di una vicenda disturbante in continuo divenire.
Tom Six riprende fedelmente – evitando tuttavia la pura citazione – l’asettico approccio clinico del maestro, trasformando uno scherzo dai toni grotteschi (il regista amava raccontare un aneddoto singolare ai propri amici, immaginando un paese dove la punizione riservata ai molestatori di bambini era incollargli la bocca al sedere di un camionista! Da qui l’idea di partenza per il film) in un incubo umano di incontrollata follia.
“Jenny e Lindsay, due turiste americane in vacanza in Germania, si ritrovano sperdute in un bosco dopo aver forato una gomma. Alla ricerca di aiuto, arrivano di fronte ad una lussuosa villa abitata dal Dr. Heiter, un chirurgo di fama internazionale da tempo in pensione. Ma il padrone di casa si dimostrata ben presto un figura inquietante, che vuole usare le due ragazze per i suoi folli scopi. Dopo aver passato anni a separare gemelli siamesi, decide di unire chirurgicamente le due ragazze e un turista giapponese, tramite bocca e ano, per creare una sorta di millepiedi umano dotato di un unico apparato digestivo”
Messa in scena essenziale ed asettica, personaggi efficacemente funzionali al racconto e soprattutto un villain, il Dr. Heiter interpretato dallo stupefacente Dieter Laser, che buca lo schermo senza mezze misure, causando più di un brivido sottopelle.
Il budget è minimo ma le idee e le atmosfere travolgono per l’elevata maturità rappresentativa delle situazioni che, senza dubbio alcuno, nelle mani di altri sarebbero divenute facilmente risibili o demenziali. I meccanismi che portano ad una crescente ed inclassificabile paura funzionano perfettamente, raggiungendo un apice di insano cinismo durante la spiegazione scientifica (con tanto di diapositive a corredo) dell’assurdo progetto chirurugico.
Un’opera riuscita, sinceramente disturbante, reduce da un’ottima accoglienza presso prestigiosi festival del settore come il “Sitges Film Festival” ed il “London Frightfest”. Un inaspettato successo che ha portato Six a mettere subito in cantiere una “trilogia del millepiedi”, che conoscerà il suo secondo capitolo solo nel tardo 2011, sotto l’eloquente titolo di The Human Centipede II (Full Sequence).

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