The Interview è diventato ormai un caso internazionale. Il film di Evan Goldberg e Seth Rogen, co-protagonista insieme a James Franco, sembrava destinato a non vedere mai un’uscita ufficiale nelle sale cinematografiche a seguito delle numerose minacce ricevute dalla Sony Pictures, casa di distribuzione del film, da un gruppo di hacker denominato Guardians of Peace che, secondo l’FBI, avrebbe legami con la Corea del Nord. Il film racconta infatti in veste tragicomica la vicenda del presentatore di un talk show, interpretato da James Franco, e del suo produttore (Seth Rogen), che ottengono un’importante intervista con il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-Un. Vengono però contattati da un agente della CIA, che impone loro il compito di assassinarlo.
Le minacce degli hacker e il conseguente rifiuto da parte delle più importanti catene di esercenti americani di proiettare The Interview, avevano portato lo scorso 17 Dicembre la Sony a dichiarare cancellata qualsiasi uscita del film, sia nelle sale, sia per l’home video. Ad ogni modo, saranno state le forti pressioni esercitate da alcuni personaggi hollywoodiani o le critiche del Presidente Barack Obama, che ha definito un errore la cancellazione delle proiezioni, la Sony ha deciso di tornare sui propri passi. Dal 24 dicembre infatti, The Interview è disponibile su diverse piattaforme online, come Google Play, Youtube e Microsoft Xbox Video, al costo di 6 dollari per il noleggio e 14 per l’acquisto. Dalla notte del 25 il film viene proiettato anche in circa 300 sale cinematografiche statunitensi.
Alla prima proiezione a Los Angeles erano presenti in sala anche Seth Rogen e Evan Goldberg. “Un fottuto grazie a tutti, credevamo che questo non sarebbe mai potuto succedere” ha dichiarato al pubblico Rogen, prima della proiezione. Gli spettacoli sono andati tutti sold out, in tutto il Paese. Alcuni spettatori, intervistati prima o dopo la visione, si sono dichiarati orgogliosi del film e felici che sia riuscito ad uscire in sala. “Un simbolo della libertà e della democrazia americana”, ha dichiarato qualcuno. Contro The Interview si è schierata invece la Russia, che tramite il portavoce del Ministero degli Esteri si è detta solidale con Pyongyang, definendo il film “scandaloso”.
E mentre il film spopola negli States, avendo ormai superato i due milioni di dollari di incassi esclusivamente nelle sale, e i quindici milioni complessivi tramite vendita e noleggi online, è arrivata la risposta della Corea del Nord, che attraverso la Commissione nazionale di Difesa (NDC) definisce Obama “una scimmia nella giungla, spericolato nelle parole e nelle azioni”, incolpando il Presidente americano di aver forzato la Sony a distribuire il film. Pyongyang accusa inoltre la Casa Bianca per il recente blackout di due giorni fa, durante il quale tutta la Corea del Nord è rimasta scollegata da internet per oltre due ore. L’NDC continua infatti “Obama farebbe meglio a ripulire tutti gli atti malvagi contro la Corea del Nord, se vuole la pace sul suolo americano”.
Uno scenario da Guerra Fredda insomma, che sembra non conoscere cedimenti da nessuna delle due parti. Un vero e proprio caso internazionale, che secondo alcuni critici non fa che trasformarsi in pubblicità per un film non certo eccezionale che nonostante i limiti di distribuzione incasserà parecchio grazie a tutto questo clamore.
Tags:barack obama,cinema,goldberg,google,hacker,james franco,seth rogen,sony,sony pictures,the interview,xbox,youtube