Se fossi andata e la torta non ci fosse stata, lei avrebbe riso come ridono i personaggi femminili di Svevo, e io non lo avrei tollerato. Quella fragorosa e spiazzante e generosa ma allo stesso tempo leggera e benevola storpiatrice di nomi di persona.
Alla quale altro non avrei saputo rispondere che con ma comunque il “tè” ha l’accento grave.
Sai cosa? Se avessi un mio mezzo, un motorino o una cazzata, verrei. Ma coi mezzi pubblici, non mi sembra una cosa da farsi coi mezzi pubblici. Se si va per una torta, e la torta non c’è, si deve fuggire, fuggire. In bici. Con le lacrime che il vento si porta via come in una metropoli degli anni ’70. Ti pare che si possa darsela a gambe sui mezzi pubblici.
“C’è la vaniglia vera”
“no, non vengo”