Pubblicato il 23 settembre 2012 con Nessun Commento
Rory Jansen (Bradley Cooper) è uno scrittore in difficoltà che sembra aver perduto ogni speranza di diventare un romanziere di successo; la sua vita cambia quando trova in una malandata ventiquattrore un vecchio e coinvolgente manoscritto, di cui Rory vorrebbe disperatamente esserne l’autore. Posto di fronte alla sua vena creativa che langue, all’ambizione di ottenere la fama e alla scelta morale di fare suo qualcosa che è opera di altri, Rory decide di pubblicare il romanzo con il titolo di ”The windows tears”, come se fosse stato lui a scriverlo. Il successo è immediato e Rory, da perfetto sconosciuto, diviene una star letteraria carismatica e talentuosa la cui vita è adesso completa sia dal punto di vista professionale che da quello sentimentale, grazie anche alla vicinanza della bella e devota moglie. Ma la perfezione del momento ben presto è destinata a mutare: Rory viene rintracciato da un misterioso Vecchio (Jeremy Irons) che gli rivela di essere il vero autore del romanzo. Il Vecchio rievoca i bellissimi ma tragici ricordi della sua giovinezza nella Parigi del secondo dopoguerra, ricordi che hanno portato alla creazione del libro. Nel vedere che un altro uomo ha pagato il prezzo delle verità e delle visioni racchiuse nel racconto, Rory si ritrova a dover decidere se confessare o meno l’inganno che gli ha dato fama e celebrità. Ma la vita stessa di Rory è un prodotto della fantasia: tutta la storia è narrata dalle parole in sottofondo di Clay Hammond (Dennis Quaid), scrittore di successo, che sta leggendo brani tratti dal suo ultimo romanzo intitolato “The Words” durante una lettura pubblica per promuoverne il lancio sul mercato. Persuaso da una astuta dottoranda (Olivia Wilde) a svelare il vero significato del suo romanzo, Clay si lascia sfuggire alcuni collegamenti tra la storia e il suo passato segreto.
Pellicola d’esordio di Brian Klugman e Lee Sternthal (due degli sceneggiatori di “Tron:Legacy”), “The Words” è una storia poco credibile di menzogne, aspirazioni e frustrazioni. Il racconto manca di ritmo e sia la regia che i dialoghi non sono assolutamente all’altezza dei temi che vorrebbero trattare. “The Words” è un lungometraggio deludente, il cui impianto narrativo, seppur potenzialmente interessante, risulta stucchevole e noioso. Unica eccezione l’interpretazione di Jeremy Irons, che spicca per bravura e sembra addirittura fuori contesto rispetto agli altri protagonisti del film.
The Words sarà al cinema a partire dal 21 settembre 2012.
di Alessandro Burgio