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TOMORROWLAND di Brad Bird (2015)

Creato il 21 maggio 2015 da Ifilms
Dettagli Scritto da Lorenzo Bianchi Categoria principale: Le nostre recensioni Categoria: Recensioni film in sala Pubblicato: 21 Maggio 2015 Brad Bird     La Disney, con lo stesso Walt esempio in carne ed ossa di questo ideale, ha sempre spinto i suoi spettatori a sognare, a credere che basta un’azione a cambiare il futuro, lo stesso futuro di cui noi stessi siamo unici e soli artefici. Basti pensare cosa vedeva Walt Disney quando pensava ai suoi film d’animazione, ai suoi capolavori, a Disneyland, mentre chi gli era intorno non capiva. E proprio da Disneyland arriva Tomorrowland, un’attrazione celeberrima che ora diventa film, come già successo, ad esempio, con Pirati dei Caraibi. Dopo un incipit abbastanza stucchevole, con un rimbalzo di battute tra Frank Walker (George Clooney) e la voce fuori campo di Casey Newton (Britt Robertson), torniamo indietro nel tempo, quando il piccolo Frank viene portato per la prima volta a Tomorrowland da Athena (Raffey Cassidy), grazie ad una spilla particolare. Anni dopo, per caso, anche la giovane Casey trova la stessa spilla, e da quel momento la sua vita cambierà radicalmente. Da Brad Bird, regista di un ottimo film d’animazione (Gli Incredibili), di un buon action movie (Mission Impossible: Protocollo Fantasma) e di un capolavoro (Ratatouille) era lecito aspettarsi di più. Il regista, che in questo caso veste anche il ruolo di sceneggiatore e ideatore del soggetto originale, è indubbiamente capace di regalare agli occhi dello spettatore paesaggi bellissimi, figli di un apparato immaginifico visionario, per un futuro sognante e da sognatori. Peccato, però, che a questo non corrisponda una trama efficace, che a tratti risulta troppo adolescenziale ed esplicita nel suo messaggio, eccessivamente didascalico, benché assolutamente condivisibile e in linea con la poetica disneyana: il futuro è vostro, ragazzi, curate il pianeta e osate credere ai vostri sogni. Già, il pianeta: che tradotto vuol dire Expo, e non è un caso che i riferimenti siano espliciti, sia perché il piccolo Frank inizia la sua avventura all’esposizione universale del 1964, sia perché a giocare un ruolo fondamentale è la Tour Eiffel, che scatenò non poche polemiche alla sua costruzione in occasione dell’esposizione parigina, salvo poi divenire simbolo della capitale francese. E di questo film, perché alla versione terrestre corrisponde quella del futuro. Per i ragazzi, cui è esplicitamente rivolto il film e per i quali sicuramente funzionerà, è un prodotto da vedere con occhi ricchi d’incanto, quasi innocenti. Certo, il negozio pieno di articoli per nerd è una gemma, ma la colonna sonora di Star Wars sa troppo di messaggio subliminale e promozionale per essere accolto con l’emozione che merita. La grossa pecca di Tomorrowland resta quindi la discontinuità narrativa, anche se il messaggio di speranza, in una tradizione cinematografica catastrofica, alle nuove generazioni non può che fare bene. Voto: 2/4

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