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Torino bus al posto dei tram sulla linea 13, molte perplessità.

Creato il 21 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dal 3 Aprile sulla linea 13, la sera (dalle 21 a fine servizio) i tram saranno sostituiti dai bus. GTT e Comune spiegano che il provvedimento è stato adottato per venire incontro alle richieste dei cittadini, che hanno segnalato numerose volte l’elevata rumorosità dei tram della linea 13 nelle ore serali.

“La città” – ha dichiarato l’Assessore Claudio Lubatti - “ha raccolto le numerose richieste da parte dei cittadini per limitare il disagio derivante dall’inquinamento acustico causato dal passaggio dei mezzi della linea 13, e la disponibilità di GTT nel riorganizzare il servizio ci permetterà di superare questa fase di risorse limitate in attesa di poter finanziare l’acquisto di nuovi tram meno rumorosi e con accessibilità garantita per tutti”.

Questa sarebbe quindi una soluzione tampone per soddisfare le lamentele dei cittadini, rimanendo comunque in attesa di disporre delle risorse necessarie per sostituire i tram del 13 con altri più moderni.

Gli esperti dell’Osservatorio Tranviario Torinese, un centro studi sul trasporto pubblico, non condividono però gli entusiasmi del comune e anzi, esprimono parecchie perplessità.

In primis, sostengono dall’osservatorio, quest’intervento aumenterà i costi di gestione della linea in un periodo di finanziamenti già scarsi, utilizzando fondi che potrebbero essere utilizzati per migliorare il servizio di altre linee. Altra motivazione: attualmente i tre tram che fanno servizio in serale circolano già in linea durante il giorno: farli rientrare in deposito e far uscire altri veicoli significa aumentare i costi dei percorsi fuori servizio da e per il deposito deposito. Ogni giorno per rientrare i tram percorreranno fuori servizio di 8,3 km e lo stesso faranno i bus per uscire, ogni giorno quindi saranno percorsi fuori servizio 16,6 km e, a conti fatti, in un anno saranno oltre 6.000 km persi.
Inoltre l’impiego dei bus porta un maggiore deterioramento di strade e pavé con un costo per la città di varie migliaia di euro, senza contare i danni che gli autobus arrecano da tempo al ponte della Gran Madre (rottura delle caditoie e delle lastre di pietra).

Gli esperti, inoltre, sostengono che questa soluzione non risolverà il problema, ma lo sposterà soltanto. Soddisfatti i residenti di via Cibrario, si alzeranno gli scudi in via Nicola Fabrizi e soprattutto, in piazza Campanella (il capolinea) per il rumore e le vibrazioni prodotti dai motori dei bus (problema comune anche per quelli a metano). Ci saranno problemi anche In via Po, in quanto il pavé accentua il rumore degli autobus.
I bus che saranno utilizzati sono dotati pianale ribassato, tuttavia non tutte le fermate sulla linea sono accessibili ai disabili. Ad esempio in corso Tassoni (in direzione centro) la fermata degli autobus è spostata nel controviale, con auto in sosta tra il bus e il marciapiede.

L’Osservatorio ritiene anche che la clientela rimarrà disorientata da alcuni cambiamenti al percorso (come lo spostamento di alcune fermate) necessari per gestire la linea con gli autobus.

Infine, secondo i membri dell’Osservatorio, il rumore potrebbe essere ridotto con la molatura dei binari (che si sta cominciando ad attuare, ma non nei punti critici della rete) senza bisogno di sostituire i tram con autobus. Anche l’aspetto di “soluzione tampone” in attesa dell’acquisto di nuovi tram non convince il centro, infatti “per acquistare nuovi tram serve una progettualità completa e non delle semplici dichiarazioni”.

Articolo di Alberto Schilirò.

Riproponiamo la nostra intervista all’Assessore Lubatti.

Uno dei tram 2800, sotto accusa per il rumore, eccezionalmente in servizio sulla linea 4

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