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Torino: ODG approvato sulla legalizzazione della marijuana

Creato il 16 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

In questi giorni, Torino potrebbe quasi essere definita un'avanguardista rispetto alle altre città italiane; infatti, nel capoluogo piemontese è stata da poche ore votato positivamente un ODG, consistente in un documento per la liberalizzazione della marijuana.
L'idea originaria è del Movimento 5 Stelle, partendo dal presupposto di revisionare la legge Fini-Giovanardi. Vittorio Ferraresi del M5S ha elaborato una proposta in tre punti chiave, depenalizzando la cannabis e consentendone la coltivazione (fino a 4 piante pero capite) ma solo dopo il pagamento di una tassa, ed "eliminando l'arresto obbligatorio [...]per evitare che per modiche quantità si venga condotti in carcere". Il blog di Grillo così parla dell'argomento:
"La legge Fini-Giovanardi è un provvedimento intollerabile che ha creato solo un'assurda repressione nei confronti di chi fa uso di droghe leggere, ha contribuito all'emergenza carceraria e ha distolto le Forze dell'Ordine da impegni più importanti. Oggi il MoVimento 5 Stelle presenta una proposta che rappresenta il primo passo verso la modifica di questa legge."
Torino ascolta e, in un certo senso, si adegua. L'ODG in merito è stato presentato da Marco Grimaldi (SEL) e Silvio Viale (PD), e approvato dal Consiglio Comunale. La proposta non è però univoca, bensì articolata in due richieste. Quella principale, rivolta alla Regione, è di omologazione ad altre regioni che sfruttano a fini terapeutici le proprietà della cannabis. Si chiede di "adoperarsi nei confronti della Regione Piemonte per concedere l'uso terapeutico della cannabis ai malati, e nei confronti del Ministero della Sanità per la produzione di farmaci sintetici e naturali a base di cannabinoidi". Alcune regioni, come Toscana, Liguria e Veneto, hanno infatti autorizzato l'utilizzo della sostanza per la terapia del dolore e, negli ospedali e nelle farmacie di quelle regioni, è stata approvata la distribuzione (gratuita e ancora in fase sperimentale) di preparati basati su di essa. Per quanto riguarda invece il Parlamento si domanda, come ricordato, l'immediata abolizione della Fini-Giovanardi, unita alla libera coltivazione e vendita di marijuana.
La votazione del Consiglio Comunale è stata comunque molto combattuta, com'era logico aspettarsi per una questione così controversa. L'approvazione è infine avvenuta con un margine molto stretto, con 15 voti favorevoli, 13 contrari e 6 astenuti. Se tra gli astenuti si conta anche il voto del sindaco Fassino, il PD si è spaccato in due: se una parte è favorevole alla proposta, l'area più cattolica del partito si rifugia tra i voti contrari, insieme al centrodestra. I favorevoli sono stati l'altra ala del PD, il M5S, SEL e IDV. Secondo Marco Grimaldi (SEL): -Non eravamo riusciti quattro anni fa a tracciare la via sulle "stanze del buco" ma questa volta ce l'abbiamo fatta. E da Milano e altre città ci hanno già chiesto il documento per capire come venirci dietro.-


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