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Torino (secondo me). Salone del libro

Da Ornellaspagnulo82 @OrnellaSpagnulo

Tutti i blog parlano di Torino. La tentazione di sorvolare è troppo forte. Mi piace resistere alle tentazioni. Non vi ricorderò momenti cerimoniosi e ufficiali – il Salone del Libro si sponsorizza già bene da solo. Questa è Torino vista da me. Ci sarò anch’io.

Dell’insignificante dettaglio del viaggio nessuno ne vuole parlare? A che ora partite voi? Io quando Daniele stacca da lavoro, venerdì. Mi porta lui a Torino, in macchina. Ho paura dei grandi spazi e non so guidare in autostrada.

L’albergo è stato prenotato oggi, a pochi metri dal Lingotto.

Alcune cose non mi sono ancora chiare: lo “sconto scrittori”, per esempio. Devo portare una copia del mio saggio per certificare la mia identità?

Tra le mille iniziative, sabato non voglio mancare all’incontro con David Grossman alle 12.30 (Che tu sia per me il coltello starà in borsa).

Ho annotato dove ritirare un racconto di Simone Ghelli.

Devo salutare quelli del Quadrotto, Alba e Guido, miei compagni del Master. Probabilmente vedrò anche Matteo di Edizioni Ensemble e il gruppo di Flanerì.

Spero di trovare la Lettrice rampante e di prendere un caffè o un succo di frutta insieme ad Angelo Gasparini.

Il mio ragazzo sarà con me, come una guardia del corpo – o un agente letterario. Mi appello alla sua pazienza per portare a termine il giro di tutta la fiera.

Il circo degli scrittori è arrivato Prendere posto e ripetere a memoria una poesia, per favore, che recita così:

Ascoltami, i poeti laureati

si muovono soltanto fra le piante

dai nomi poco usati

E coronarsi di limoni. Vorrei vedere tutte piante di limoni in giro, a ricordarci che non siamo niente.

18 maggio, compleanno di Papa Wojtyla, questa è una ricorrenza davvero importante. Per me.

Ornella Spagnulo



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