Tormentoni estivi: per il 2013 balleremo sulle note di “I want to go to Playa” di Keila

Ogni anno, fin da prima che io e molti di voi in lettura nascessimo, c’è una canzone che emerge su tutte e, per meccanismi socio-culturali-psicologici, diventa il tormentone dell’estate. La prima di cui ho ricordo è Sotto questo sole, anno 1990, Paolo Belli e Francesco Baccini, già all’epoca cantavo che era un piacere e non solo le canzoni dei cartoni animati, perché in casa mia, con due genitori amanti della musica e lunghissimi viaggi in macchina, abbiamo sempre ascoltato e cantato di tutto (immaginatevi una quattrenne che si sgola con tutto il repertorio di Battisti, ecco, io!). Crescendo ogni estate ha avuto la sua canzone, come dimenticare 50 special dei Luna Pop?  Ero alle medie, anno 1999, c’erano i primi amori estivi, si ballava tutti come dei cretini imitando il gesto di andare in motorino. Ma anche La Canzone del Capitano, 2004, anno in cui feci l’animatrice turistica e insegnai a non so quante centinai di bambini il balletto per il MIniShow di ogni santo fine settimana. Insomma la musica è vita gente, che sia impegnata o disimpegnata, la musica ha il potere di riunire le persone, farle cantare, farle ballare, farle divertire, e l’estate sembra portare ai massimi livelli questa “magia”.