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Tornano gli anni di piombo?

Creato il 09 settembre 2010 da Laperonza

brigate_rosse.jpgCredo che si stia sottovalutando – non so quanto volutamente – quello che sta accadendo in Italia in questi ultimi giorni. L’ha stigmatizzato bene ieri Enrico Letta definendolo “clima da guerra civile”. Ed è vero: la violenza nella politica, la protesta che da pacifica e costruttiva come dovrebbe essere passa al lancio di fumogeni è un segnale grave di una deriva che non può portarci a nulla di buono. Quando poi la protesta, così violenta e ceca, è anche rivolta ad un leader sindacale, allora c’è davvero da preoccuparsi. Il clima ricorda molto quello del periodo immediatamente precedente gli anni di piombo. E i segnali sono simili, anche se ora non ci sono più le grandi ideologie a ispirare la violenza: i lavoratori non si sentono rappresentati, gli studenti si vedono rapinare del diritto allo studio, la società civile arranca, l’economia stagna. C’è di che preoccuparsi. Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. Il veleno che la destra italiana sputa sulla sinistra da anni esacerbando gli animi alla faccia del partito dell’amore ora sta dando i suoi risultati. L’esasperazione della gente che si sente turlupinata, presa in giro, frodata quotidianamente da persone che lo fanno col sorriso e la pretesa di avere in tasca la verità assoluta e trattano l’avversario come feccia della peggior specie, il tutto svolto con la complicità colpevole di sindacati e organi che invece dovrebbero essere a tutela delle classi più deboli, sta portando al lancio di fumogeni, alle proteste violente, alla fine del confronto civile. Cosa ci porterà tutto questo non lo sappiamo, ma il rischio di sentir fischiare di nuovo le pallottole è pesante. E chi dovrebbe vigilare sembra invece minimizzare.

Luca Craia

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