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TORTA AL CIOCCOLATO… COSì PER GRADIRE

Da Maxdejavu
TORTA AL CIOCCOLATO… COSì PER GRADIRE

Voillà! Antonella Perni.

Quella che segue è una ricetta, attenzione, se siete a dieta non leggete oltre. So che non è un blog culinario, ma la volevo condividere con voi perchè merita davvero!!!

Sono entrata nel tunnel delle torte al cioccolato!!! Aiutatemi!

Ho scoperto la crema ganache e ormai ho deciso che sarà il mio nuovo modo di decorare i dolci.

Questa è una ricetta che mi ha consigliato un’amica e che però io ho un po’ modificato… perchè pure la nutella no eh… è troppo!

Vi riassumo la mia, che poi misura le quantità in cucchiai e che io preferisco visto che non ho la bilancia. (A proposito, a settembre è il mio compleanno, io non mi arrabbio se mi si regala una bilancina digitale eh… non sono di quelle che non vogliono elettrodomestici ma solo creme per il corpo e l’igiene dei propri piedi!).

La ricetta parte da questa di Mammafelice, io l’ho eseguita così:

4 uova
8 cucchiai di zucchero
10 cucchiai di farina
4 cucchiai di cacao amaro
1/2 bicchiere di olio di semi
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci

Per farcire e decorare:

400 ml di panna
250 gr di cioccolato fondente

Dopo aver preparato l’impasto della torta, lo infornate in una teglia imburrata e infarinata per 30 minuti. Il forno deve essere caldo (180°).

Quando sarà pronta la lasciate raffreddare.

Per la ganache ho fatto come Mammafelice, non sono partita dalla panna calda. Ho montato la panna (mettendone da parte metà in frigo) e poi ho fatto sciogliere il cioccolato fondente a bagno maria. Poi ho mescolato panna e cioccolato fuso fino ad ottenere una crema fluida.

Dividete la torta a metà e spalmate al centro quasi tutta la panna che avete messo da parte in frigo (lasciando qualche cucchiaio per la decorazione). Chiudete la torta e ricopritela con la ganache.

Infine decorate come meglio vi aggrada con la panna montata rimasta. Ovviamente dalle foto si evince che sono un vero portento nell’utilizzo del sac a poche. Ma non demordo… continuerò a sperimentare ghirigori e riccioli di panna, e forse per i 18 anni dei miei figli (se campo) riuscirò a fare una torta “decorosa”.

TORTA AL CIOCCOLATO… COSì PER GRADIRE


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